(REGFLASH) Pescara, 2 Gen. 2012 - Non un solo euro di
ulteriore tassazione è stato imposto ai
cittadini abruzzesi, con la manovra finanziaria
di Natale, ad eccezione di quelle disposte dal
Governo centrale. L'Abruzzo, da regione "più
tassata d'Italia nel 2008, si colloca al settimo
posto delle regioni che hanno tasse più basse".
Diminuiscono anche i ticket sanitari e l'accise
sulla benzina. Il presidente della Giunta
regionale, Gianni Chiodi, ha illustrato
stamattina alla presenza dell'assessore al
Bilancio, Carlo Masci, e di numerosi consiglieri
regionali, la manovra finanziaria approvata
nell'ultima seduta di Consiglio, per il terzo
anno consecutivo con il pareggio di bilancio,
senza ricorrere a nuovo indebitamento.
"Pareggio non scontato - afferma il
Presidente - atteso che nei 40 anni di
regione ciò non è mai accaduto". Il
Presidente ha legato la buona performance dei
conti alla "sana, oculata, etica gestione del
bilancio. Non ho contratto nessun nuovo debito
per conto degli abruzzesi - ha precisato
Chiodi - inoltre la bassa fiscalità regionale
aumenterà di certo la competitività del
territorio sul fronte dell'attrazione di nuovi
investimenti". Chiodi ha rivendicato come
dato politico essenziale e discriminante,
rispetto alle precedenti gestioni politiche, la
capacità riformistica, fondamentale, per
esempio, sul piano del contenimento dei costi
della politica. Il riferimento è andato al
taglio agli enti e ai consigli di
amministrazione, alla "riforma epocale"
della riduzione delle Asl, il taglio ai consorzi
fidi, alle centinaia di Ipab, alle Comunità
montane, ai vari carrozzoni per un ammontare di
"circa duecento poltrone in meno a carico
delle tasche dei cittadini". Una decisione
che, secondo Chiodi, rivela fino in fondo la
"cultura amministrativa ispirata ai principi e
ai valori di questa Giunta" è quella
relativa alla norma che vieta la nomina politica
per revisori dei conti, firmata dai consiglieri
di Opposizione Acerbo e Saia oltre che dallo
stesso Chiodi. "Con il Centro sinistra
eravamo arrivati ad introdurre lo spoil system
anche per i revisori dei conti. Una vergogna.
Potevamo farlo anche noi, ma noi abbiamo voluto
ridare dignità a funzioni e ruoli garanti della
correttezza dei conti. Bisogna avere il coraggio
di guardare le cose con onestà e di ammettere
che questo è un Abruzzo irriconoscibile, e per
questo non capisco chi ci accusa di un deficit
di riformismo. Vorrei che mi si citasse un solo
Governo regionale che in così poco tempo ed in
un condizioni generali così compromesse abbia
deciso riforme tanto epocali come la
soppressione di Arssa, Aptr, Fira servizi ed
altro". Il Presidente ha quindi proceduto
con la elencazione delle ulteriori novità
introdotte in Finanziaria. Accanto al non
inasprimento della fiscalità ma, anzi, alla
diminuzione dell'accise sulla benzina e dei
ticket sanitari, Chiodi ha ricordato la riforma
dei trasporti con l'unificazione delle aziende e
l'abbassamento dei costi di gestione. Sul fronte
sanità, per il secondo anno consecutivo, si
riafferma il pareggio di bilancio e
all'Opposizione Il Presidente dice: "Non
esistono 40 milioni di buco". Sempre per
restare in tema sanitario, Chiodi ha citato la
norma a sostegno dei nefropatici per il rimborso
mensile per le dialisi domiciliari, cui si
aggiunge quella che dà la possibilità ai
cittadini degenti di avere assistenza in corsia
da familiari e non, anche per le comunicazioni
delicate e sensibili. Riferendosi poi alla
disputa sulla paternità degli emendamenti, il
Presidente ha affermato che gli "emendamenti
passano solo se c'è una maggioranza che li
accoglie e li vota, e questa Maggioranza è di
Centro destra". Poi Chiodi ha stigmatizzato
con forza "certe pratiche che sottoponevano alla
magnanimità del politico di turno il sostegno a
strutture eroganti addirittura livelli
essenziali si assistenza. "Una forma di
dipendenza che abbiamo evitato, tra gli altri,
alla casa di cura Madre Ester, al Piccolo
principe, al San Tommaso, all'Anfass di
sant'Atto, al Cireneo". Sul piano della
organizzazione regionale, il presidente Chiodi
ha ricordato che nella manovra è stata inserita
la norma che trasforma i dipendenti Arssa in
dipendente regionali. "Inizia un percorso di
ristrutturazione del sistema organizzativo e noi
puntiamo ad un aumento della produttività e al
contenimento delle dinamiche di crescita dei
costi del personale". Nel 2012 prende
l'avvio anche il cosiddetto ciclo delle
performance. "Vogliamo incentivare chi lavora
e disincentivare chi non dà il massimo. Non è
possibile l'uguaglianza a scapito del merito. La
disuguaglianza, cioè distinguere sulla base
del'intensità dell'impegno, non è tabù". Di
fatto il personale dirigente è stato ridotto del
30 per cento, passando da 120 a 81. Sui Fondi
europei, Chiodi ha smentito tutte le voce
"allarmate che vorrebbero un Abruzzo fanalino di
coda sul piano della spesa delle risorse
comunitarie". Per quanto riguarda il Fers è
stato raggiunto il "30 per cento in più
dell'obbiettivo che fa escludere il disimpegno
automatico dei fondi". Identico discorso per
il Fondo sociale con "un'ottima performance"
mentre addirittura l'Abruzzo è la prima regione
in Italia per la spesa dei fondi comunitari
destinati all'Agricoltura. "Ottimo
l'obiettivo di spesa" per l'Ipa, dove
l'Abruzzo è anche è autorità di gestione. Quindi
i Fas. "Siano stati l'unica regione ad averli
avuti per intero pur essendo stata l'ultima a
presentarli", ha puntualizzato Chiodi. "La
disponibilità di cassa, come è noto, non dipende
dall'Abruzzo ma dallo Stato. Mi auguro che non
si interrompa il processo di spesa". Fondi a
pioggia alla cultura. "Lasciatemi togliere
qualche sassolino dalle scarpe. Magari avessimo
avuto 7 milioni di euro per la Cultura!
Purtroppo si è trattato solo di un ordine del
giorno, di un impegno politico a fare quando se
ne presenterà l'opportunità. Nel concreto ci
siamo limitati a rifinanziare leggi regionali a
sostegno delle principali iniziative, quindi non
abbiamo erogato nessun contributo a pioggia.
Alle imprese che hanno lamentato lo spostamento
di risorse dal Fondo unico per le attività
produttive, il Presidente ha evidenziato che
"non certo per mia volontà, lo Stato dal 2011 ha
annullato il Fondo. Monti lo va spiegando: non è
più periodo di finanziare lo sviluppo attraverso
la spesa pubblica perchè di somme non ce ne sono
più". (REGFLASH)A.TOLLIS/12/01/02 |