Pescara, 5.3.2012 - "Un colpo al cuore
dei parchi": è questo il commento delle
associazioni ambientaliste WWF, Italia Nostra,
Mountain Wilderness, LIPU, ALTURA e del Comitato
Riserva del Borsacchio sulle due proposte in
discussione domani e dopo-domani al Consiglio
Regionale. Infatti il massimo organo legislativo
regionale dovrà discutere due progetti di legge
che potrebbero segnare un cambio di rotta in
senso negativo nella politica di conservazione
del territorio, in quella che rischia di
diventare la "Regione degli ex-Parchi".
Il Parco Regionale Sirente-Velino potrebbe
vedersi escludere dai confini migliaia di ettari
di preziosa Natura, come dimostra la cartina
allegata. Verrebbero tagliate addirittura alcune
tra le aree più note a livello nazionale come
gran parte dei Piani di Pezza, ammirati anche da
Papa Giovanni Paolo II, Campo Felice e,
incredibile a dirsi, anche lo stesso Altipiano
delle Rocche, cuore del parco. Il livello
"scientifico" della proposta è tale che i Piani
di Pezza, altopiano carsico immacolato che
costituisce un'unità paesaggistica unica,
sarebbero per metà dentro e per metà fuori dal
Parco! In realtà forse l'emendamento alla legge
istitutiva del parco, avanzato dal presidente
della II Commissione e membro della maggioranza
Ricciuti, di scientifico ha solo la capacità di
ritagliare proprio quelle aree dove da tempo
vengono avanzate nuove proposte per la
cementificazione e per la realizzazione di
infrastrutture. E' interessante notare che
all'interno dei confini del Parco rimarrebbero i
centri abitati di Rocca di Cambio e Rocca di
Mezzo: quindi è la natura (o, sarebbe forse
meglio dire i terreni ancora non occupati da
cemento) a dover rimanere fuori dall'area
protetta. In realtà questa proposta rende palese
cosa intendeva per "sviluppo sostenibile" il
cosiddetto Protocollo Letta: abbandonare le
politiche di conservazione per favorire un
futuro "grigio-cemento" per alcune delle aree
più belle dell'Appennino regno di orsi, lupi e
aquile reali.
Domani, invece, in Consiglio Regionale ci sarà
la discussione di diverse proposte di legge per
ridurre o addirittura eliminare completamente la
Riserva naturale regionale del Borsacchio, uno
dei pochi tratti costieri non cementificati
dell'intera regione Abruzzo. Anche in questo
caso si tratta di favorire ipotesi di
cementificazione dei terreni che avrebbero
spazio in caso di riduzione dell'area protetta.
Le associazioni e diversi consiglieri di
minoranza di IDV e Rifondazione Comunista hanno
dimostrato che alcune problematiche esistenti,
come quella del Contratto di Quartiere di
Giulianova, sono facilmente risolvibili. Invece
si stanno strumentalizzando per ottenere tagli
del perimetro che hanno ben altri obiettivi.
Le associazioni ambientaliste annunciano
battaglia contro quello che si prospetta come un
vero e proprio attacco al territorio per
favorire cemento e degrado della preziosa Natura
abruzzese. Domani alle ore 16 cittadini,
rappresentanti delle associazioni e i comitati
saranno presenti in Consiglio Regionale per
richiedere ai consiglieri una marcia indietro su
entrambi i provvedimenti. Stupisce che sulle
proposte per tagliare i parchi abruzzesi vi sia
un silenzio (e sul Borsacchio addirittura un
appoggio) da parte del Partito Democratico,
principale partito d'opposizione che a suo tempo
fu tra i fautori della costituzione della rete
dei parchi abruzzesi.
Se proseguiranno il loro iter si aprirà una vera
e propria campagna tra i cittadini abruzzesi e
italiani per denunciare questa situazione e per
richiedere responsabilità alle forze politiche e
agli amministratori che sono chiamati a tutelare
gli interessi di tutti a scapito di quelli di
pochi e non viceversa. Il sacco e il consumo del
territorio con l'aggressione al paesaggio hanno
dimostrato tutti i loro limiti con alluvioni,
frane e perdita di economia, anche turistica.
Non si possono ripetere gli errori fatti nel
passato. |
Pescara, 3.3.2012
-
Lunedì 5 marzo alle ore 10:45 presso la sede del
WWF Abruzzo in via D'Annunzio a Pescara le
associazioni ambientaliste terranno una
conferenza stampa sui due progetti di legge in
discussione in Consiglio Regionale che
potrebbero segnare un cambio di rotta in senso
negativo nella politica di conservazione
dell'ambiente in l'Abruzzo.
Al Consiglio Regionale martedì e mercoledì si
discuterranno due proposte di legge sulle aree
protette. Purtroppo in entrambi i casi si tratta
di proposte per gravissimi tagli ai loro
confini. Per il Parco regionale del
Sirente-Velino si tratterebbe di un vero colpo
al cuore in quanto si prevede di escludere Campo
Felice, metà dei Piani di Pezza e gran parte
dell'Altipiano delle Rocche! Per la Riserva del
Borsacchio si parla non solo di riduzione dei
confini ma addirittura di abolizione della
riserva.
Le associazioni ambientaliste annunciano
battaglia contro quello che si prospetta come un
vero e proprio attacco al territorio per
favorire cemento e degrado della preziosa Natura
abruzzese. |