Pescara, 24.7.2012 -
L’abruzzese Dante Caserta,
esperto in diritto e procedure ambientali con
particolare esperienza nel settore dei rifiuti,
è stato eletto vicepresidente del WWF Italia.
Caserta si affianca al presidente Stefano Leoni
e all’altro vice presidente Raniero Maggini,
entrambi confermati.
La nomina, decisa dal
rinnovato Consiglio Nazionale
dell’associazione ambientalista, rappresenta
in qualche modo un riconoscimento per
l’intensa attività svolta in questi anni
dal WWF Abruzzo, del quale Caserta è stato
a lungo presidente prima di diventare, tre
anni fa, consigliere nazionale.
«La scelta di un esponente di
punta del WWF Abruzzo, tuttora sempre
presente nelle nostre battaglie – dichiara
l’attuale presidente regionale Luciano Di
Tizio – rappresenta un premio per l’impegno
delle donne e degli uomini della nostra
associazione, nelle strutture locali, nelle
oasi e nelle mille iniziative che il WWF
porta avanti».
Il WWF conta oggi in Italia
su 450mila tra soci e donatori e su 1.200
volontari e protegge con le sue 114 oasi
oltre 30mila ettari di natura. In Abruzzo i
soci sono oltre 3.000, in continuo aumento
grazie soprattutto alla preziosa azione
delle strutture territoriali locali attive
per il momento a Chieti, nell’area frentana
e costa teatina, a Teramo e nella Marsica.
Oltre a Dante Caserta, l’Abruzzo vanta
l’elezione nel Consiglio nazionale del
prof. Bernardino Romano, esperto di
urbanistica, senza tener conto dei diversi
altri consiglieri innamorati della nostra
regione della quale potremmo considerarli
quasi dei cittadini onorari.
«Dante Caserta
– conclude Di Tizio – potrà contare
sull’impegno e sull’appoggio di tutti i
nostri attivisti, che mi sento in questo
momento di rappresentare, ma nello stesso
tempo sarà chiamato a continuare a lavorare
al nostro fianco nelle tante battaglie
aperte, in difesa della natura a livello
globale, nazionale e regionale, e accanto
alle popolazioni locali che rivendicano il
sacrosanto diritto di avere una adeguata
qualità della vita in un ambiente quanto
meno non inquinato».