Pescara, 26.4.2012
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Nella corsa
contro il tempo prima dell'entrata in vigore
della legge oggi si decide sul cemento nel Parco
Sirente, sui grandi centri commerciali Megalò 3
a Chieti e Outlet 2 a Città S.Angelo, sul Resort
a San Vito Chietino, sugli impianti eolici
industriali a Cupello e Atessa. E non solo.
Questa mattina
Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF
Italia, Stefano Allavena, Delegato Regionale
della LIPU, e Mario Pizzola, dei Comitati
Cittadini per l’Ambiente di Sulmona, hanno
tenuto una conferenza stampa davanti al Palazzo
Silone della Regione Abruzzo al cui interno il
Comitato per la Valutazione di Impatto
Ambientale è stato chiamato a visionare e
discutere ben 43 progetti!
Dal prossimo 1°
maggio, con l’entrata in vigore della nuova
legge sul funzionamento del Comitato, i
cittadini avranno nuovi diritti e si potrà
finalmente decidere in maniera trasparente e
partecipata il futuro della nostra regione.
Associazioni e
Comitati in questi anni hanno più volte
denunciato la deriva autoreferenziale del
Comitato V.I.A. che ha deciso su una media di
250 progetti l’anno dal chiuso di una stanza
senza alcun vero confronto con i cittadini:
nessun sopralluogo svolto in questi anni e
nessuna inchiesta pubblica realizzata,
nonostante questa sia una possibilità prevista
dalla legge nazionale sulla V.I.A. per discutere
con la cittadinanza i progetti più controversi;
documenti progettuali cartacei da consultare in
maniera farraginosa (con migliaia di fotocopie)
andando a L’Aquila in orario d’ufficio ed
audizioni concesse (o negate) in maniera del
tutto arbitraria dal Presidente del Comitato
senza neanche una risposta scritta alle
richieste avanzate; procedure di V.I.A. su
progetti nei delicatissimi Siti di Interesse
Comunitario (che coprono oltre il 30% del
territorio regionale) senza alcuna forma di
pubblicità; convocazioni del Comitato V.I.A. con
ordini del giorno di fatto segreti, visto che a
precise richieste per la sua pubblicazione sul
proprio sito la non ha inteso rispondere.
Questo è stato
finora il Comitato V.I.A. della Regione Abruzzo,
regolato da semplici Delibere di Giunta
Regionale e non già, come accade in quasi tutte
le regioni italiane, da una norma di legge
regionale.
Quanto sta
accadendo in questi giorni, con la corsa a
valutare decine di progetti prima dell’entrata
in vigore della nuova norma sulla trasparenza, è
la dimostrazione concreta che le Associazioni ed
i Comitati, insieme al consigliere Maurizio
Acerbo che l’ha proposta in Consiglio, hanno
fatto bene a chiedere la nuova legge sul
funzionamento del Comitato V.I.A..
Chi si oppone a
questa nuova normativa sembra aver paura della
luce, una vera e propria “sindrome di Dracula”!
È invece venuto il momento di cambiare pagina,
nonostante i tentativi dell’ultima ora di
rinviare ancora o addirittura di abrogare queste
norme.
Dal 1° maggio
finalmente aziende e cittadini si muoveranno in
un quadro più trasparente che farà bene alla
qualità dei progetti con garanzie per tutti. Non
è un caso che il Governo Monti stia pensando,
dopo quanto avvenuto in Val di Susa, di
introdurre norme sul dibattito pubblico
preventivo sulle opere, come peraltro già
previsto dal Testo Unico sull’Ambiente (Decreto
Legge n. 152/2006) che però è largamente
inapplicato. Tutto ciò aiuterà ad evitare quello
che è accaduto sul Centro Oli ad Ortona, fermato
dopo una vera e propria sollevazione popolare
con le autorizzazioni, comprese quelle
regionali, già concesse.
Chi sta cercando
di bloccare queste norme, lo sta facendo con
argomenti incredibili e a volte risibili, come
sostenere di non essere in grado di inviare ai
consiglieri regionali via e-mail gli ordini del
giorno del Comitato: se gli uffici regionali non
riescono a garantire cose del genere ci
chiediamo come possano valutare decine di
progetti e piani assai complessi. È evidente che
sono posizioni strumentali di chi vuole
mantenere rendite di posizione ed uno status quo
che però fa male al resto dei cittadini
regionali ed all’ambiente.
Per questo
manterremo alta la guardia contro ogni tentativo
di annullare questa legge perché i diritti
acquisiti non si toccano: del resto la nuova
direttiva sulla V.I.A., appena varata in Europa,
è tutta basata sulla partecipazione dei
cittadini ai processi decisionali. Evidentemente
ci sono politici e dirigenti regionali che
vogliono “fermare l’orologio” rispetto al
raggiungimento di standard elevati di
trasparenza e partecipazione previsti dalla
Convenzione di Aarhus sulla partecipazione che è
legge dello Stato Italiano dal 2001.
Il deficit di
trasparenza è stato tale che oggi hanno chiesto
audizione sui centri commerciali il Comune di
Pescara e le associazioni di categoria dei
commercianti informati di quanto era in
discussione solo grazie alle informazioni giunte
dal WWF e da alcuni consiglieri regionali!
Di rilievo, nella
nuova norma, il richiamo al ruolo degli organi
di informazione: per la prima volta la stampa
viene espressamente nominata da una legge sulle
procedure di V.I.A. come portatore d’interessi
diffusi. Crediamo che i giornalisti potranno
svolgere ancora meglio il proprio lavoro, senza
dover ricorrere ad amicizie e fonti riservate
per conoscere atti pubblici di grande rilevanza.
Oggi, quasi in un
ultimo colpo di coda, il Comitato V.I.A. è
chiamato ad esprimersi su progetti di grande
impatto.
Enormi centri
commerciali nella Valpescara come “Megalò 3”
potrebbero andare ad occupare prezioso suolo
vicino al fiume Pescara, così come il raddoppio
dell’Outlet a Città Sant’Angelo andrebbe a
gravare su un’area già ad altissima densità di
grande distribuzione. Le conseguenze ambientali
sarebbero gravissime in particolare
sull’inquinamento atmosferico visto che non
esistono mezzi di trasporto collettivo di grande
portata come le metropolitane.
In provincia di
Chieti continuano ad essere proposte grandi
centrali eoliche industriali in aree
estremamente delicate per la fauna e senza studi
preliminari approfonditi, visto che addirittura
negano l’evidenza della presenza del rarissimo
nibbio reale accertata dagli ornitologi delle
Associazioni con tanto di filmati.
Sempre nel
chietino il Comitato dovrà valutare la variante
al Piano Regolatore Generale di San Vito
Chietino sulla vicenda dell’enorme resort con
cui si vorrebbe cementificare un ulteriore pezzo
del litorale già individuato da una legge
nazionale come parco nazionale.
Altri progetti
riguardano il Parco Regionale del Sirente-Velino
nell’aquilano. A Rocca di Mezzo propongono una
lottizzazione stile Anni ‘70, mentre a Rocca di
Cambio il Comune ha presentato una variante al
PRG con decine di migliaia di mc di cemento in
pieno parco: cemento che dovrebbe andare a
sostituire prati, pascoli, filari a boschi in un
paesaggio ancora mozzafiato.
Su questi
progetti riteniamo che il Comitato V.I.A. debba
esprimere il suo parere negativo, motivandolo
con attenzione per evitare possibili ricorsi al
TAR. Questi ultimi potrebbero diventare
gravissimi “danni collaterali” di queste ultime
sedute fiume del Comitato V.I.A., vista la
confusione che può ingenerarsi.
BREVE SCHEDA
RIASSUNTIVA DELLE NUOVE NORME IN VIGORE DAL 1°
MAGGIO (TRANNE IL COMMA 14 CHE ENTRERÀ IN VIGORE
DOPO IL 30 GIUGNO)
Cosa prevede la
nuova legge:
- newsletter a
cui tutti i cittadini e gli organi
d'informazione possono iscriversi per ricevere
costantemente le informazioni sui progetti e
sull'iter progettuale;
- invio delle
convocazioni ai consiglieri regionali e
pubblicazione sul sito WEB della Regione;
- sopralluogo da
parte del Comitato V.I.A. su richiesta di almeno
100 cittadini o 2 Associazioni ambientaliste;
- controllo su
almeno il 20% dei progetti approvati scelti a
caso per verificare il rispetto delle
prescrizioni del comitato, come limiti alle
emissioni, il rispetto dei tracciati,
monitoraggi ambientali ex-post ecc. (attraverso
l'ARTA). L’obbligo del monitoraggio è previsto
dal 2006 dal Testo Unico sull’Ambiente, ma in
Abruzzo le procedure erano demandate di fatto al
proponente che così diventava controllore di se
stesso;
- risposta
scritta alle richieste di audizione al Comitato
e motivazione in caso di diniego;
- pubblicazione
sul WEB di tutti gli elaborati progettuali in
pdf che potranno essere consultabili in
qualsiasi ora e da qualsiasi posto senza
costringere gli interessati a recarsi a
L’Aquila, peraltro distogliendo il personale
della Regione dal proprio lavoro;
- obbligo per i
membri del Comitato V.I.A. di ricevere
preventivamente gli elaborati progettuali
(sembrerà incredibile, ma accadeva
frequentemente che i membri del Comitato V.I.A.
arrivassero alle riunioni senza aver ricevuto i
materiali su cui dovevano esprimersi). |