TERAMO,
6.9.2013 -
Sport e donne,
giornalismo sportivo e
sport al femminile,
omofobia, machismo.
L’Europa per prima ha
avvertito la necessità
di votare una
risoluzione per superare
barriere culturali e
stereotipi che, stando
ai dati, ancora dominano
il mondo dello sport.
La Carta Europea dei diritti delle donne
nello sport è stata approvata dal Parlamento
Europeo e viene portata all’attenzione del mondo
dello sport, delle istituzioni e dei media (il
superamento degli stereotipi del giornalismo
sportivo è uno dei temi della Carta) con un
convegno organizzato dalla Consigliera di
Parità, Anna Pompili di concerto con la
Provincia, il Coni e la Uisp, che si svolgerà
domani, Sabato 7 Settembre, a partire dalle ore
11, nella Sala Polifunzionale di via Comi a
Teramo.
A sottolineare i “numeri” e quindi il valore
delle donne sportive abruzzesi anche una mostra
che racconta la storia delle supercampionesse
degli ultimi dieci anni. La mostra sarà esposta
nella Sala Polifunzionale e poi in Piazza
Martiri.
Ospite dell’iniziativa Valentina Vezzali,
campionessa olimpica nella scherma e
parlamentare, invitata dalle istituzioni
teramane per gli eventi di Sport sotto le stelle
e per fare da testimonial dei valori della
Carta; la affiancherà la teramana Eleonora
Corona, medaglia di bronzo ai mondiali di
atletica leggera luglio 2013 alla quale
l’Amministrazione provinciale consegnerà una
targa di riconoscimento.
La Carta è stata elaborata dalla Uisp (Unione
Italiana Sport per Tutti) in collaborazione con
altri partner internazionali nell'ambito del
progetto "Olympia: equal opportunities via and
within sport” ed è rivolta a tutti gli operatori
sportivi, organizzazioni, federazioni, tifosi,
autorità e istituzioni, affinché siano
incentivate azioni e campagne a favore delle
pari opportunità fra uomini e donne nello sport.
Ad adottare la Carta, primo in Abruzzo, è stato
il Comune di Teramo subito
seguito da quello di Giulianova ma, come
rileva Anna Pompili: “sono tante le
amministrazioni comunali che stanno chiamando
per seguirne l’esempio: un bel segnale di
sensibilità. Il convegno sarà l’occasione per
presentare la Carta europea e per parlare di
soluzioni concrete, di strumenti e strutture che
gli enti locali, insieme all’associazionismo
sportivo, possono mettere in campo, aderendo
alle indicazioni della risoluzione europea, per
favorire lo sviluppo dello sport al femminile”.
La prima risoluzione europea risale al 1985 ed
evidenziava una grave disparità numerica tra
uomini e donne nel mondo dello sport
sottolineando la necessità di rimuovere le
enormi barriere culturali che impedivano il
reale coinvolgimento delle donne.
“A distanza di quasi 30 anni, nonostante i
progressi e l’incremento della partecipazione
femminile al mondo dello sport, permangono delle
enormi differenze in termini di pari opportunità
– spiega la Consigliera di Parità, Anna
Pompili - sia per quanto riguarda il
coinvolgimento delle donne in ruoli e posizioni
di vertice e leadership all'interno di enti,
federazioni e società sportive, sia per la
persistenza di stereotipi di genere nella stessa
pratica sportiva. Istituzioni, organizzazioni
sportive, tecnici e giornalisti, tutti vengono
chiamati ad una riflessione per superare queste
barriere culturali che hanno stratificato
comportamenti sbagliati non solo nei confronti
delle donne ma del diverso in senso molto ampio
in un ambiente che risente di un impronta
maschilista più che maschile.
”.
Ecco perché, la Uisp ha messo a punto una nuova
"Carta Europea dei Diritti delle Donne nello
Sport"; il documento dell' '85 è stato
rivisitato e aggiornato con una particolare
attenzione al superamento di tutte le forme di
discriminazione. La Carta è articolata in
capitoli tematici: la pratica dello sport; la
"leadership"; il mondo dell'educazione; ricerca
e comunità scientifiche; donne, sport e media;
spettatori e tifosi.
Questo schema viene ripercorso nel convegno
promosso dalla Consigliera di Parità della
Provincia con gli interventi di Fiammetta Ricci,
docente dell’Università di Teramo e membro della
Commissione Pari Opportunità che si occuperà di
“sport e leadership”; Cristina Di Domenico,
presidente della Cooperativa Sirena che
affronterà i temi legati allo sport in età
adulta; della giornalista Pina Manente che
racconterà il rapporto fra il giornalismo
sportivo e le atlete.
Sono previsti, inoltre, gli interventi di
Emanuela Clayseet membro del Consiglio Nazionale
UISP e del presidente regionale del Coni, Enzo
Imbastaro ci sarà anche il delegato provinciale
Canaletti. A condurre il convegno una
giornalista sportiva, Anja Cantagalli.
Ad aprire i lavori il presidente della Regione,
Gianni Chiodi e il presidente dell’ente,
Valter Catarra. Sono previsti i saluti del
sindaco di Teramo Maurizio Brucchi;
dell’assessore Regionale alla Sport Carlo
Masci; dell’assessore teramano Guido Campana
e del vicepresidente della Provincia, Renato
Rasicci e naturalmente della presidente
della Commissione provinciale Pari Opportunità,
Desireè Del Giovine.
I fondamenti della Carta
Pratica dello sport:
ognuno ha il diritto di praticare sport in
ambienti sani che garantiscano la dignità umana.
Donne e uomini di età differenti e diverse
provenienze sociali e culturali devono avere le
stesse opportunità di praticare sport.
Leadership: donne e uomini
devono avere le stesse opportunità di
partecipare ai processi decisionali a tutti i
livelli e nell’intero sistema sportivo; devono
essere rappresentati in maniera equa nei diversi
organismi dirigenziali e in tutte le posizioni
di potere.
Educazione e sport: donne e
uomini di qualunque età devono avere lo stesso
diritto di praticare diversi sport e sviluppare
competenze nel campo dello studio dello sport.
Entrambi i sessi devono essere in grado di
sviluppare il proprio impegno sportivo lungo
tutto l’arco della vita. Gli insegnanti di
educazione fisica, gli allenatori e altre figure
professionali che lavorano all’interno di
diverse agenzie formative devono avere coscienza
delle discriminazioni di genere nello sport e
devono adottare e implementare i principi
dell’uguaglianza di genere.
Ricerca
e comunità scientifiche: donne e
uomini devono avere le stesse opportunità di
diventare membri delle comunità scientifiche e
influenzare teorie, metodi e sistemi di ricerca.
Donne e uomini devono avere un uguale
trattamento a tutti i livelli e in ogni campo
delle scienze sportive.
Donne
sport e media: i mass media
hanno un rande impatto sullo sviluppo culturale
dell’Unione europea e devono essere i primi ad
abbracciare i principi e i valori delle
politiche di genere, nonché la priorità e le
raccomandazioni presentate in questa Carta.
Spettatori e tifosi: le donne
devono avere le stesse opportunità degli uomini
di esprimere la propria passione sportiva da
tifose e partecipare come membri di un gruppo
ultras. Il tifo femminile deve essere rispettato
e le donne devono avere l’opportunità di
ricoprire ruoli dirigenziali nei gruppi e di non
essere considerate semplici spettatrici. |