ATESSA
(Ch), 18.9.2013
- L'Abruzzo esporta l'arte in Toscana. E lo fa
in un'occasione speciale: i Mondiali di
Ciclismo Toscana 2013 che si
svolgeranno dal 22 al 29 settembre prossimi. Ben
trentadue opere del grande Aligi Sassu,
di cui ventinove in esposizione nel Museo Sassu
di Atessa e tre di proprietà della Fondazione
Crocevia Alfredo e Teresita Paglione di
Giulianova, saranno "in trasferta" a
Carmignano, in provincia di Prato, dove dal
21 al 29 settembre daranno vita alla
mostra temporanea “Omaggio a Sassu: il
fascino dell’arte in bicicletta. 32 opere dal
1930 al 1987”, presso lo Spazio d'Arte
Moretti, in via Borgo n. 4.
L'iniziativa nasce dalla collaborazione tra il
Comune di Carmignano, per interessamento
dell'assessore al Turismo e Cultura, Fabrizio
Buricchi, il Museo Aligi Sassu di Atessa,
diretto da Adele Cicchitti, la Fondazione
MuseAte presieduta da Giulio Borrelli, la
Fondazione Crocevia di Alfredo Paglione,
mecenate e cognato di Sassu, e il Comune di
Atessa. Per l'occasione, è stato realizzato
anche un catalogo con interventi di Giulio
Borrelli ed Adele Cicchitti.
Il percorso espositivo racconta le passioni di
Aligi Sassu e la sua grande poliedricità, che
nella sua lunghissima carriera ha realizzato
dipinti nelle più svariate tecniche. Cuore della
mostra saranno le quattordici opere su una delle
più grandi passioni che hanno infuocato il
grande Maestro sardo-milanese: il ciclismo e
le biciclette. Così, sarà possibile ammirare
capolavori del calibro Il ciclista
(1930), Ciclisti (1931), Ciclisti in
corsa (1950), Torriani in corsa
(1967) o ancora lo straordinario I ciclisti
(1980-1983). Come spiega Borrelli "La passione
di Aligi, per le due ruote, l’aveva nel sangue.
A sedici anni (è l’età dell’incontro con
Marinetti e della sua giovanile esperienza
futurista) gareggia con il fratello, Francesco,
fisico atletico, più dotato di lui, in
competizioni tra amici. Aligi tiene a
sottolineare: “Io arrivavo sempre ultimo”.
L’importante è correre, misurarsi con le
difficoltà, spendere le proprie energie".
Ma non solo. Per fornire una visione di insieme
dell'opera di Sassu, saranno in mostra le altre
due passioni del Maestro: le donne e i cavalli.
Splendidi i nove soggetti femminili, tra
cui La nuda del 1931, La blonde
del 1934 e Caffè giallo (Le tre
amiche) del 1938. Si tratta di opere in cui
l'artista, per sua esplicita ammissione, non
“mai voluto dipingere delle donne con il piacere
moralistico della condanna o del giudizio”, ma
constatare gli aspetti di una condizione umana
degradante che può trovare riscatto e salvezza
“con l’umanità stessa delle creature”.
E superbe le nove opere con a tema i cavalli,
il tema iconografico più noto di Sassu, tra cui
Come l’acqua nel fuggire (1973),
L’angoscia è un cavallo in fiamme (1973),
I cavalli corrono col diavolo in corpo
(1973), Cavalli di luce (1982) e
Cavalli amorosi (1983) in cui, per usare le
parole di Adele Cicchitti "un turbinio di rossi
travolge i cavalli e li carica con violenza di
energia straripante, caotica, pulsante di vita e
di libertà".
La cerimonia inaugurale è in programma a
Carmignano sabato 21 settembre alle 16.00.
La mostra rimarrà aperta dal 21 al 29 settembre
tutti i giorni con orari 10.00-12.00 e
15.00-18.00. |