(Regflash)
L'AQUILA,
28.2.2013
-
Il presidente della
Regione, Gianni Chiodi,
contrario da sempre al
progetto petrolifero
'Ombrina Mare 2”, ha
chiesto ad Alfano che,
appena possibile, il
Parlamento italiano
faccia valere le
disposizioni contenute
nel decreto legislativo
29 giugno 2010, n. 128,
a firma dell'allora
ministro dell'Ambiente,
Stefania Prestigiacomo.
Il decreto istituiva, di
fatto, il divieto di
ricerca, prospezione o
coltivazione di
idrocarburi liquidi e
gassosi all'interno di
aree marine e costiere a
qualsiasi titolo
protette per scopi di
tutela ambientale,
nonché all'esterno delle
stesse, nelle zone
marine poste entro
dodici miglia dalle aree
protette. "La Regione
Abruzzo, lo ripeto
ancora una volta, - ha
detto il Presidente -
sotto la mia
amministrazione si è
sempre dichiarata
contraria a tutti i
progetti petroliferi,
nel nostro mare e sulla
terraferma, ma è stato
il Governo centrale a
voler riaprire in questi
giorni il caso senza
ascoltare osservazioni
contrarie. Ombrina mare
nasce, non
dimentichiamolo, con il
governo Prodi, con
Pecoraro Scanio e
Bersani ministri, che
firmarono gli atti
autorizzativi. La
concessione
all'estrazione fu
bloccata dopo forti
pressioni da parte
nostra al Governo e solo
grazie al ministro
Prestigiacomo, con il
governo Berlusconi, nel
2010. Noi eravamo
rimasti a questo atto di
diniego. Oggi, invece,
la decisione del Governo
Monti ci riporta
indietro nel tempo, al
2008. Bisogna fare
presto per bloccare ogni
procedura autorizzativa".
(REGFLASH) K.S. 130228 |