TERAMO,
12.12.2013 -
Si avvicina la fine
dell'anno ed è tempo di bilanci anche per i
sostenitori dell'utilizzo della bicicletta come
soluzione dei problemi di mobilità urbana e per
lo sviluppo di un turismo diverso e più
sostenibile.
Il 2013 ha
visto l'approvazione della Legge Regionale n. 8,
sulla mobilità ciclistica, la partenza del
progetto Bike to coast e il "quasi" accordo
Regione-Ferrovie per il trasporto gratuito delle
biciclette sui treni. Abbiamo anche assistito
alla presa di coscienza di numerosi sindaci, in
particolare quelli della Val Vibrata, che
chiedono a gran voce il finanziamento di un
progetto di ciclabile che colleghi Alba
Adriatica con Civitella del Tronto, progetto già
presentato con un PRUSST qualche anno fa, e
alcuni sindaci dei comuni della Val Vomano hanno
creato una sinergia con il Dipartimento di
Architettura di Pescara, l'Università di Teramo
e l'Ordine Architetti di Teramo, per studiare
percorsi ciclabili lungo il fiume e porre le
basi per quello che potrebbe essere un percorso
di valorizzazione delle zone collinari e montane
del teramano.
Ma abbiamo
anche constatato che la nuova legge regionale
rimane sconosciuta ai più, soprattutto agli
amministratori, regionali, provinciali e
comunali, che dovrebbero applicarla,
individuando, da subito, a costi praticamente
nulli, una rete di percorsi a livello regionale,
provinciale e comunale, utile per iniziare a
pianificare azioni ed interventi.
Inoltre il
progetto di ciclabile costiera, inserito nella
più ampia rete di percorsi europei Eurovelo,
rischia di rimanere un semplice annuncio,
considerato che alcuni progetti presentati dai
Comuni dimostrano una scarsa, se non nessuna,
conoscenza delle tematiche della mobilità
ciclistica, mentre i tratti già esistenti
deperiscono per mancanza di manutenzione e di
gestione unitaria (si vedano i ponti in legno
nel teramano che cadono letteralmente a pezzi).
Del trasporto
gratuito delle biciclette sui treni, poi, molto
si è parlato e nulla, ad oggi, si è fatto,
nonostante ci siano ben 30.000 euro in cassa. E'
necessario, poi, che si intervenga anche sulle
strutture ferroviarie, per adeguarle alle
esigenze dei ciclisti (ancora oggi, in alcune
stazione, c'è il divieto di ingresso per le
biciclette, che non si capisce come possano
salire sui treni se non possono entrare in
stazione).
Ma
soprattutto c'è l'indifferenza di tanti, troppo,
amministratori, verso tematiche che, altrove, e
non solo all'estero, hanno modificato, in
meglio, l'aspetto delle città e incrementato le
economie locali, sia sviluppando un turismo di
qualità che favorendo la nascita di tante
attività correlate all'utilizzo della
bicicletta.
Così ci si è
dimenticati del progetto di ciclabile
Teramo-Giulianova, si lasciano all'abbandono
percorsi ciclabili esistenti, si continuano a
perseguire politiche indirizzate verso
l'utilizzo dell'automobile a scapito del
trasporto pubblico locale, non si coordinano gli
interventi relativi alla mobilità con i piani
urbanistici e territoriali. Insomma, di fatto,
quasi nessuno crede che l'utilizzo della
bicicletta sia una cosa seria.
Eppure, dal
basso, le spinte non mancano, dall'utilizzo
sempre più massiccio delle due ruote a pedali da
parte dei cittadini, sia per gli spostamenti
urbani che per il tempo libero, dagli studi
portati avanti dalle università, Teramo in testa
con il progetto VE.LE., per un percorso
cicloturistico da Venezia a Lecce, con
diramazioni verso le zone interne, a quelli
dell'università dell'Aquila, sul cicloturismo
"attivo" nelle aree montane. Le associazioni
organizzano iniziative, come la Biciclettata
Adriatica che, da tre anni, raduna centinaia di
ciclisti sulla costa, o ancora il Bike to Work
per lo sviluppo dell'uso della bicicletta in
ambito urbano, e altro ancora.
Buona ultima,
al solito, è la politica, presa a rincorrere
giochi di potere, problemi interni ai partiti,
equilibri di coalizione, dimenticando i veri
problemi dei territori e le possibilità di
sviluppo di un'economia sempre più in crisi.
Il 2013 sta
per finire, tra qualche mese si voterà in molti
Comuni, nelle Province, in Regione e in Europa,
e si ricomincerà con il balletto delle promesse,
puntualmente non mantenute. Ma questa volta il
popolo delle biciclette, sempre più numeroso,
non si accontenterà di chiacchiere. Politico
avvisato... |