PESCARA, 5.2.2013
-
La passione di quattro ragazzi abruzzesi per i
Balcani. La musica, sa sorprenderti nei modi
meno consueti. Ed è così che Manuel Virtu’,
Christian Caprarese, Emanuele Zazzara e Daniele
Di Pentima, giovani artisti professionisti,
mettono sul palco sonorità diverse, avendo come
riferimento di partenza l’est Europa . Sono gli
Sheta Vayas e giovedì 7 febbraio suoneranno al
Kabala di Pescara (ore 20.30, Pontevecchio in
via Nazario Sauro, ingresso libero anche per i
non tesserati dell’associazione) nell’ambito
della rassegna K-factor, una serie di concerti
che ha lo scopo di puntare i riflettori sugli
artisti più talentuosi e promettenti del
territorio. Gli Sheta Vayas, età media sui 25
anni, hanno le idee già chiare “Sono sei anni
che viviamo di musica – dice il pianista
Cristian Caprarese e vogliamo continuare a
farlo, anche se il momento non è certo dei
migliori, ma è il nostro percorso, quello che ci
siamo scelti con coerenza e sacrificio”. Al
Kabala presenteranno in anteprima quello che
sarà il loro nuovo Cd Flogistum “Il cd uscirà
nel corso dell’anno, contiene tutti brani di
nostra composizione, in ognuno di essi c’è
un’esperienza, una storia, ne abbiamo anche un
altro alle spalle Gipsy Lune, uscito nel 2010.
La nostra musica è contaminazione, il tutto
parte dalla nostra passione per i Balcani, per
poi incontrare diversi popoli e culture, c’è
anche il jazz ma percorre la via manouche,
quella di Django Reinhart per intenderci”. |