TERAMO,
4.6.2013 -
I gruppi locali del M5S della circoscrizione di
Teramo condannano fermamente la scelta del
presidente della regione Gianni Chiodi e del suo
assessore all’ambiente Mauro Di Dalmazio di
costruire inceneritori in Abruzzo.
L’altro ieri li chiamavano termovalorizzatori,
ieri valorizzazione energetica, oggi centrali a
biomasse. Sempre di inceneritori parliamo,
ovverosia di impianti che godono ingiustamente
di una pioggia di incentivi pubblici che
travasano dalle tasche di noi cittadini in
quelle della solita congrega di s.r.l., spesso
farcita di teste di legno. Il nostro fermo NO
agli inceneritori scaturisce dagli innumerevoli
studi medico-scientifici che ne hanno sancito la
pericolosità per la salute umana, accertando che
le diossine e le nano particelle emesse dalle
ciminiere aumentano le patologie tumorali e
cancerose nella popolazione circostante. Siamo
contro perché il bilancio energetico di tali
impianti è passivo, cioè è più l’energia
consumata di quella prodotta e perché il 30%
delle ceneri tossiche residue abbisognano di
nuove discariche speciali. Siamo contro perché
il rifiuto per noi rappresenta una risorsa, una
materia prima/seconda da riciclare e da
riutilizzare con vantaggi per tutti.
Chiodi e la sua giunta con gli inceneritori
trasformeranno l’ Abruzzo nella pattumiera
d’Italia, noi dei gruppi M5S invece vogliamo un
Abruzzo D.O.P., a denominazione di origine
protetta. L’unica valorizzazione può essere
perpetrata con una molteplicità di “SI”
incardinati su quelle che sono le
caratteristiche peculiari ed irripetibili della
nostra regione. Quindi SI a progetti
eco-sostenibili che salvaguardano l’ambiente, SI
alle vere energie rinnovabili, SI allo
sfruttamento delle qualità paesaggistiche, SI al
progetto virtuoso verso rifiuti ZERO che elimina
definitivamente il ricorso a discariche e
inceneritori, SI alla rinascita
dell’agricoltura, SI alla riscoperta e al
sostegno delle aziende viticole, SI al rilancio
del turismo e del settore enogastronomico, SI
alla promozione della nostra arte e dei nostri
mestieri, SI ad una pesca sostenibile. In
pratica, una nuova economia in Abruzzo è
possibile senza ferire ulteriormente l’ambiente.
Vogliamo che i nostri figli continuino a vivere
qui, nel cuore verde d’Italia, e lavoreremo
affinché i cittadini diventino partecipi nelle
decisioni cruciali ed i veri protagonisti dello
sviluppo della nostra terra. Al de profundis del
territorio abruzzese e del suo tessuto economico
ad opera degli inceneritori noi gruppi del M5S
rispondiamo con la vera valorizzazione
dell’Abruzzo. |