CHIETI,
2.8.2013 -
Il M5S Abruzzo ha
protocollato nella giornata di ieri, presso la
segreteria generale della Presidenza della
Giunta
Regionale, la diffida che
era stata annunciata nei giorni scorsi agli
organi di informazione. Oggetto principale della
diffida, le gravi mancanze di cui la Regione
Abruzzo si rende responsabile, in particolar
modo relativamente all’omissione del controllo
nei confronti dei Comuni che non raggiungono la
quota prevista di raccolta differenziata.
In base alle norme
vigenti, lo stesso Ente dovrebbe nominare una
serie di commissari ad acta per tutti quei
comuni che continuano ad avere una scellerata
condotta nella gestione dei rifiuti, comuni che
purtroppo sono ben lontani dal raggiungimento
delle percentuali di raccolta differenziata
fissate al 65% per l'anno 2012 e che continuano
a procedere allo allo smaltimento dei rifiuti al
di fuori dal proprio ambito di appartenenza.
Infatti, ci sono alcune
realtà, dalle dimensioni non trascurabili, che
hanno percentuali di raccolta differenziata che
si attestano al di sotto
di quel 65% che la normativa europea ci impone,
comuni come Celano 8,0%, Roseto 10,1%,
Montesivano 12,5%,
Avezzano 15,2%, L'Aquila 17,3%, Sulmona 18,5%,
Vasto 21,0%, Pescara 29,9%, Lanciano 30,1%,
Francavilla al Mare 33,6%
e sopratutto, dato ancor più inquietante, 67
comuni abruzzesi su 307 sono al di sotto del
10%!!!!!!
Relativamente al problema
dello smaltimento dei rifiuti al fuori del
proprio ambito di appartenenza, si è creato di
fatto una vera e propria
“transumanza” dei rifiuti che dai Comuni del
Teramano, ad esempio, attraversano tutto
l’Abruzzo
fino a giungere
all’impianto TMB di Casoni di Chieti (gestito da
un privato – Deco). La città di Roseto, ad
esempio,
preferisce mandare i
rifiuti presso il TMB di Chieti e poi ad
Isernia: un vero e proprio “monnezza.-tour”,
causando un
enorme aggravio dei costi
per i cittadini.
Il trasporto dei rifiuti,
infatti, incide in maniera pesante sulla tariffa
a carico degli utenti.
I comuni che portano il
pattume presso l’impianto di trattamento teatino
pagano 140 Euro la tonnellata per lo smaltimento
degli stessi, ma il paradosso è che il 50% di
questo importo, 70 euro, è la somma che il
privato paga a chi è disposto ad accollarsi il
CDR, cioè il combustibile da rifiuto.
E’ evidente che tale
meccanismo disincentiva le Amministrazioni dal
fare una raccolta differenziata intelligente e
realmente funzionante in
collaborazione con i cittadini.
Dalla attuale scellerata
gestione regionale dei rifiuti, riassumendo,
derivano tre conseguenze:
La prima è che i
vari “giri” che i rifiuti subiscono, fanno
lievitare le tariffe a carico dei cittadini.
La seconda, è che
la quantità di rifiuti che ancora finisce in
discarica e viene incenerita è enorme e i
cittadini
pagano due volte: la prima
per trasformare i rifiuti in combustibile e la
seconda per smaltire i residui della
combustione!
La terza, è
evidente, la presenza dei TMB disincentiva la
raccolta differenziata.
Si sottolinea inoltre che,
l'ORR, costantemente in ritardo sulla
pubblicazione dei rapporti sulle raccolte
differenziate, ci tiene all'oscuro dei dati
relativi ai frutti della raccolta differenziata
come il prezzo di vendita della materia
prima-seconda, chi e dove sono i compratori,
etc.
Questa situazione si
trascina da anni e il M5S Abruzzo non intende
più tollerarla.
Pertanto se la Regione non
prenderà immediatamente provvedimenti, verrà
presentato un esposto agli organi
giudiziari competenti,
contabili e ordinari, al fine di ripristinare il
rispetto delle leggi ed il raggiungimento degli
obiettivi ivi
previsti.
Questi i dati relativi
alla differenziata in Abruzzo:
(2010 dati per
comprensorio-2011 dati per Comune):
- comprensorio de L’Aquila
(72.511 ab.): R.D. (raccolta differenziata)
17,34%
- l’indifferenziata va al
TMB (impianto di trattamento meccanico e
biologico) di Sante Marie e poi in due
discariche, nel
senese e in Molise;
- ACIAM SPA (111.000 ab.):
R.D. 17,10% - l’indifferenziata va al TMB di
Aielli e poi in discarica a Lanciano
- COGESA SRL (40.000 ab.):
R.D. 23,06% - l’indifferenziata va al TMB di
Sulmona e poi alla discarica di Sulmona;
- consorzio PIOMBA-FINO
(49.500 ab.): R.D. 22,30% - l’indifferenziata va
al TMB di Cupello e all’IMt di Ancarano per
poi finire nelle
discariche di Cupello, Ostellato e Sogliano al
Rubicone;
- MOTE SPA (106.707 ab.):
R.D. 19,90% - l’indifferenziata va al TMB di
Chieti e poi nella discarica Casoni di Chieti;
- CIRSU SPA (74.984 ab.):
R.D. 20,82% - l’indifferenziata va al TMB di
Chieti e poi in discarica ad Isernia
- AMBIENTE SPA (287.284
ab.): R.D. 22,40% - l’indifferenziata va al TMB
di Casoni e poi in discarica non conosciuta;
- ECOLAN SPA (160.000
ab.): R.D. 23,50% - l’indifferenziata va in
parte all’IMT di Lanciano ed in parte al TMB di
Aielli
e poi torna nella
discarica di Lanciano;
- CIVETA (100.000 ab.):
R.D. 19,90% - l’indifferenziata viene trattata
nel TMB di Cupello e smaltita nella discarica
adiacente. |