PESCARA, 15.9.2013
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Sel Abruzzo ritiene che si debba votare a
novembre per rispettare la legge che prevede che
una legislatura regionale debba durare 5 anni.
Addirittura nella Costituzione all'articolo 60
si dice che una legislatura nazionale dura 5
anni e vi può essere una proroga soltanto in
caso di guerra, Cioè con la durata di una
istituzione non si può
scherzare. Si accampano motivi di risparmio
accorpando a maggio 2014 (cioè 6 mesi dopo la
scadenza della legislatura) le elezioni
regionali con quelle amministrative ed europee,
ma si dimentica di aggiungere che SEL l'anno
scorso propose di anticipare le elezioni
regionali a primavera del 2013 (cioè 6 mesi
PRIMA, circostanza prevista dalla legge che
consente di anticipare, e non prorogare le
elezioni) per risparmiare alcuni milioni di
euro, ma tale proposta fu sdegnosamente
rifiutata.
Ora le stesse persone, lo stesso Consiglio e la
stessa Giunta dicono che si può prolungare la
loro permanenza di 6 mesi, per evidenti ragioni
strumentali. Sorvolano anche su un tema di
risparmio della spesa regionale derivante dal
fatto che oggi la Regione paga gli stipendi a 45
consiglieri ed assessori regionali, mentre con
le nuove elezioni se ne avranno 31 cioè 14
stipendi in meno per 6 mesi.
Inoltre la legge dice che dopo 5 anni il
Consiglio Regionale deve limitare la sua
attività ordinaria e quindi ci sarà un danno
alla economia e alla società abruzzese che
avranno un consiglio tenuto in vita con una
sorta di accanimento conservativo dello status
quo.
SEL rinnova la sua richiesta di votare a
novembre, prima dell'inverno per consentire la
più ampia partecipazione e una piena operatività
del Consiglio e della Giunta senza vacanze di 6
mesi.
Quanto alle dimissioni nei tempi di chi vuole
candidarsi e si trova in condizioni di
incompatibilità, il problema è risolvibile dando
una scadenza di 10 o 15 giorni per chi vuole
dimettersi e candidarsi dalla data di indizione
delle elezioni, come si è fatto con le
precedenti elezioni regionali del novembre 2008
(poi slittate per un ricorso al tra al 14
dicembre 2008).
La nostra è una proposta ragionevole, che fa
risparmiare e che non lede nessun principio
democratico sulla durata della legislatura
regionale.
Evitiamo con una scelta limpida e condivisa
possibili ricorsi e contenziosi che sarebbero
inevitabili. |