PESCARA, 23.12.2013 -
Allarme per il futuro
delle 25 Riserve
naturali istituite dalla
Regione Abruzzo! Nella
proposta di bilancio
2014 varata dalla Giunta
Regionale e da oggi in
discussione in Consiglio
è previsto un taglio del
51% dei fondi ordinari.
Sono le risorse
destinate ad assicurare
tutte le normali
attività, dalla
manutenzione dei
sentieri e delle aree
d'accesso all'apertura
dei centri visite e
delle aree faunistiche,
dalla realizzazione dei
programmi primaverili ed
estivi rivolti ai
turisti alla
sorveglianza antincendio
e antibracconaggio.
Le riserve sono visitate
ogni anno da centinaia
di migliaia di turisti e
sono realtà vive che
organizzano decine di
iniziative rivolte al
pubblico, da corsi per i
bambini ai programmi
escursionistici per
visitatori adulti. Le
stesse riserve hanno
richiesto in questi anni
momenti di verifica
sulle attività svolte.
Sono, infatti, una delle
poche realtà nel
panorama delle strutture
regionali a non aver mai
contratto debiti e ad
aver utilizzato le poche
risorse a disposizione
in maniera oculata
realizzando un
patrimonio di strutture
invidiabile, molto
spesso in aree della
regione di enorme valore
ambientale e potenziale
turistico e troppo
spesso dimenticate.
Basti pensare alle
Cascate del Rio Verde a
Borrello in provincia di
Chieti, oggi visitate da
15.000 persone ogni
anno, oppure a Zompo Lo
Schioppo a Morino
nell'aquilano, che ha
vinto diversi progetti
comunitari per le tante
iniziative organizzate
in questi decenni.
Realtà consolidate come
il Lago di Penne nel
pescarese, Lecceta di
Torino di Sangro oppure
Calanchi di Atri e
Castel Cerreto nel
teramano, rischiano di
dover annullare i
programmi di visite. Le
riserve regionali
ospitano ogni anno
giornalisti da tutta
Italia e dagli altri
paesi, assicurando la
promozione dell'intero
territorio regionale. Se
solo si calcolasse il
valore dei passaggi sui
media regionali,
nazionali ed
internazionali si
verificherebbe quanto è
opportuno investire su
queste riserve.
Gran parte di esse sono
state riconosciute quali
Siti di Interesse
Comunitario per la
rilevanza del patrimonio
faunistico e floristico
a livello europeo.
Migliaia di specie, tra
cui Orso bruno, Lupo,
Camoscio, Lontra,
Fiordaliso del
Sagittario, Abete bianco
sono protette e possono
essere ammirate in
queste aree. La
mobilitazione avvenuta
in queste ultime
settimane contro il
taglio del Parco
Sirente-Velino (che
dovrebbe subire a sua
volta una riduzione del
15% dei fondi), con
210.000 firme raccolte
in pochi giorni,
testimonia l'attenzione
dei cittadini verso la
tutela dell'ambiente.
Le associazioni e
organizzazioni
Legambiente, WWF,
LEGACOOP Abruzzo,
Salviamo L'Orso, Italia
Nostra, Fondo per
l'Ambiente Italiano,
ProNatura, LIPU,
Mountain Wilderness,
ALTURA, Stazione
Ornitologica Abruzzese
ONLUS, Fare Verde,
Ambiente è/e Vita,
lanciano un appello al
Consiglio Regionale
affinchè la proposta
pervenuta dalla Giunta
sia modificata come
avvenuto l'anno scorso
assicurando i fondi per
una gestione dignitosa
di queste aree protette.
Si ricorda che è proprio
il Consiglio Regionale
ad aver istituito la
rete di riserve, il cui
numero è aumentano negli
anni mentre i fondi
complessivi diminuivano.
Tutte le riserve hanno
fatto sacrifici per
assicurare e migliorare
i livelli di qualità
della gestione. Un
taglio del 51% delle
risorse equivarrebbe,
nei fatti, alla chiusura
di gran parte delle
strutture e ad una
drastica riduzione delle
attività. Oggi le
associazioni saranno
audite in consiglio
regionale e chiederanno
a tutti i gruppi di
intervenire per
assicurare un futuro a
queste aree protette a
vantaggio dell'intera
regione.
INFO:3683188739
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