PESCARA,
13.3.2013
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Dal Wwf Abruzzo
riceviamo e
pubblichiamo:
Domani, giovedì 14 è in
calendario la nuova
udienza, l’ennesima,
della fase preliminare
del cosiddetto
“processo di Bussi”;
processo tra i più
importanti tra tutti
quelli che si stanno
celebrando attualmente
in Italia in materia
ambientale; processo che
è chiamato a mettere i
primi punti fermi, non
ultimo in punto di
responsabilità e di
consistenza dei danni,
su di una vicenda che ha
sconvolto la regione.
Sino ad oggi sono state
svolte ben 38 udienze,
in un arco temporale di
quasi tre anni che si
protrae ormai dal
lontano 9 luglio 2009.
È il processo dei record
anche per questo: nella
storia della nostra
Giustizia non si era
ancora mai visto un
giudizio protrarsi per
tre anni, snodarsi per
trentotto udienze,
rimanendo sempre
sostanzialmente alla
fase iniziale
dell'udienza
preliminare.
Il WWF ha dato un
fattivo contributo già
nella fase iniziale
delle indagini, si è da
subito costituito parte
civile nel processo,
partecipa a tutte le
innumerevoli udienze con
l’Avv. Tommaso Navarra,
e farà tutto ciò che è
nelle proprie
possibilità affinché, a
tutela dell’ambiente e
in difesa degli
interessi della
collettività, si arrivi
il prima possibile, ad
accertare responsabilità
su fatti gravissimi.
«Arrivare
a mettere un punto fermo
in questa delicata
vicenda – sottolinea
per il WWF Augusto De
Sanctis –
dovrebbe essere
interesse di tutte le
parti in causa. Gli
abruzzesi hanno il
diritto di conoscere la
verità e di conoscerla
in tempi ragionevolmente
brevi, pur nella
complessità di una
vicenda non facile da
dipanare».
«Auspichiamo un rapido
passaggio alla fase
dibattimentale, speriamo
dinanzi la Corte di
Assise di Chieti, ove in
udienza finalmente
pubblica potranno essere
accertati fatti di
assoluta gravità di
interesse dell'intera
collettività abruzzese»,
dichiara invece
l’avvocato Tommaso
Navarra.
«La
speranza – conclude
il presidente regionale
del WWF Luciano Di Tizio
–
è che
la fase preliminare si
concluda al più presto,
già nell’udienza di
domani, com’è negli
auspici esplicitamente
espressi anche dal P.M.
titolare delle
indagini». |