PESCARA,
30.5.2013
-
Il
WWF interviene sul progetto del Comune di
Pescara di chiusura del traffico in Corso
Vittorio Emanuele con contestuale apertura di un
asse stradale nell'area di risulta chiarendo che
per un intervento di questo genere appare
necessario attivare la procedura di Valutazione
Ambientale Strategica di cui all'Art.6 del
Decreto legislativo 152/2006.
Infatti l'intervento non appare una modifica
minore al Piano Generale del Traffico del Comune
di Pescara, approvato nel 2005. Tale importante
strumento di pianificazione non fu assoggettato
allora a VAS poiché la normativa non lo
prevedeva ma oggi qualsiasi variazione
sostanziale ad un piano che ha conseguenze
ambientali (sulla qualità dell'aria, sul
traffico ecc,) deve espletare questa procedura.
Per l'associazione l'idea di chiudere al
traffico privato una delle vie centrali della
città è positiva in quanto tutte le strategie
per limitare l'inquinamento atmosferico si
basano sulla sottrazione ai veicoli privati di
spazi fisici in termini di mq disponibili. In
questo caso, però, il beneficio sarebbe in parte
vanificato con l'apertura dell'asse stradale
sull'area di risulta, che, peraltro, da anni
attende una sistemazione definitiva con grandi
superfici a parco, secondo l'attuale Piano
Regolatore.
La
Valutazione Ambientale Strategica prevede
momenti di partecipazione e discussione da parte
di tutti i cittadini al fine di pervenire a
scelte quanto più condivise mantenendo però
chiaro l'obiettivo di migliorare la qualità
della vita e costringendo le categorie che
eventualmente si oppongono a qualsiasi
cambiamento a confrontarsi nel merito degli
argomenti per proporre soluzioni che possono
migliorare l'idea originaria posta in
discussione.
Il
WWF auspica che tutte le forze sociali e
politiche possano trovare luoghi e momenti di
confronto sull'obiettivo di ridurre al massimo
l'inquinamento atmosferico favorendo il
trasporto collettivo e la mobilità a piedi e in
bicicletta, anche valutando preliminarmente le
singole scelte anche per evitare problemi come
accaduto con la filovia. La partecipazione dei
cittadini, con regole chiare già esistenti, è il
metodo per velocizzare le scelte e cogliere
obiettivi concreti. Sono le scorciatoie a far
perdere tempo scatenando opposizioni legittime
se le norme non sono rispettate.
INFO: 3683188739, si
allegano i primi 3 commi dell'articolo 6 del
D.lgs 152/2006
Art. 6. Oggetto della disciplina
1. La valutazione ambientale strategica riguarda
i piani e i programmi che possono avere impatti
significativi sull'ambiente e sul patrimonio
culturale.
2. Fatto salvo quanto disposto al comma 3,
viene effettuata una valutazione per tutti i
piani e i programmi:
a) che sono elaborati per la valutazione e
gestione della qualità dell'aria ambiente,
per i settori agricolo, forestale, della pesca,
energetico, industriale, dei trasporti,
della gestione dei rifiuti e delle acque, delle
telecomunicazioni, turistico, della
pianificazione territoriale o della destinazione
dei suoli, e che definiscono il quadro di
riferimento per l'approvazione,
l'autorizzazione, l'area di localizzazione o
comunque la realizzazione dei progetti elencati
negli
allegati II,
III e IV del presente decreto;
b) per i quali, in considerazione dei possibili
impatti sulle finalità di conservazione dei siti
designati come zone di protezione speciale per
la conservazione degli uccelli selvatici e
quelli classificati come siti di importanza
comunitaria per la protezione degli habitat
naturali e della flora e della fauna selvatica,
si ritiene necessaria una valutazione
d'incidenza ai sensi dell'articolo 5 del d.P.R.
8 settembre 1997, n. 357, e successive
modificazioni.
3. Per i piani e i programmi di cui al comma 2
che determinano l'uso di piccole aree a livello
locale e per le modifiche minori dei piani e dei
programmi di cui al comma 2, la valutazione
ambientale è necessaria qualora l'autorità
competente valuti che producano impatti
significativi sull'ambiente, secondo le
disposizioni di cui all'articolo
12. |