PESCARA,
7.3.2013
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Il WWF interviene sulla
sentenza della
Cassazione che ha
rigettato il ricorso
dell'imprenditore De
Cecco, condannato in
secondo grado per
abusivismo edilizio
sulla spiaggia di
Pescara.
Dichiara Dante Caserta, presidente f.f. del WWF
Italia “Finalmente una sentenza che sfugge
alla prescrizione, che pure incombeva. Troppi i
reati ambientali che rimangono impuniti. Oggi
però siamo soddisfatti perchè in questo caso la
giustizia ha fatto interamente il suo corso
giungendo ad una condanna definitiva. Il WWF
Abruzzo, assieme all'associazione Marelibero.net,
aveva seguito la vicenda che costituiva la punta
dell'iceberg dell'anarcoide occupazione del
litorale pescarese da parte di strutture che
hanno progressivamente saturato tutti gli spazi
e coperto l'orizzonte. Siamo arrivati al
paradosso che in una città turistica che fa del
mare il centro della sua offerta la visione
della spiaggia risulta completamente occultata
dal cemento, tra recinzioni, costruzioni e
annessi vari. Questa sentenza non deve essere
solo un monito per tutti ma dovrebbe risvegliare
l'interesse per un uso diverso della spiaggia.
Questo bene demaniale può costituire fonte di
reddito per la popolazione anche senza essere
privatizzato nei fatti e, soprattutto,
cementificato. Voglio ringraziare gli avvocati
che tenacemente hanno seguito il caso”. |