PESCARA,
8.4.2013
-
La
presentazione delle osservazioni allo “Studio
preliminare ambientale” della GTM rappresenta
finalmente l'occasione per sgomberare il campo
da tutte le strumentalizzazioni che da anni
contraddistinguono questa vicenda.
Basta leggerle per rendersi conto che
Associazioni e Comitati non sono mai stati
contrari ad un sistema di trasporto pubblico,
anzi è vero il contrario. In questi anni sono
state fatte proposte alternative per salvare il
progetto ma non sono state minimamente prese in
considerazione.
Adesso, in occasione dell'avvio della (tardiva)
procedura di “screening V.I.A.”, la GTM presenta
uno Studio Ambientale che non affronta
minimamente le gravi criticità e
illegittimità venute alla luce a seguito delle
innumerevoli denunce da parte di Associazioni e
Comitati, che hanno trovato poi autorevole
conferma da parte dei Consulenti incaricati
dalla Procura della Repubblica.
Dichiara Loredana Di Paola del WWF: “È
incredibile il livello di approssimazione
col quale è stato condotto lo Studio
Ambientale. Per esempio, sul punto che riguarda
la qualità dell'aria (il cui miglioramento è
sempre stato primo obiettivo del progetto), lo
Studio analizza dati e relazioni ARTA 2001-2004,
quando sono reperibili sul sito dell'Agenzia i
dati odierni. Come se per una diagnosi medica ci
si riferisse ad analisi fatte al paziente 10
anni prima! Si omettono invece dati importanti
come quelli sul carico delle emissioni nocive
conseguenti alle soste dei veicoli in transito
nelle due direzioni alternate mare-monti,
imposte dai semafori posti all'altezza dei 19
incroci.”
Altro problema gravissimo è quello delle
barriere architettoniche. Il tracciato della
Strada Parco è inaccessibile ai portatori di
disabilità. Il marciapiede lato mare per
lunghi tratti ha una larghezza di 80 cm (ben al
di sotto della misura a norma di legge 1,50 mt),
non ha scivoli , presenta nel mezzo i pali della
luce, addirittura in alcuni tratti del tracciato
di Montesilvano sono stati istallati i pali
dell'elettrificazione.
Nello Studio della GTM l'argomento marciapiedi
viene incredibilmente liquidato in due righe:
“I marciapiedi presentano una larghezza
variabile comunque idonea a costituire un
percorso pedonale”.
Livio Vox dell'associazione Carrozzine
Determinate afferma: “Su vari tratti del
percorso non è garantito il diritto alla
mobilità. Non comprendiamo come, nonostante le
nostre datate segnalazioni, si sia portato
avanti questo progetto pur sapendo di essere in
evidente contrasto con le norme vigenti compresa
la convenzione ONU sui Diritti delle Persone con
Disabilità”.
Interviene anche Giancarlo Odoardi
dell'associazione Pescara Bici: "L'effetto
che temiamo è
l'espulsione di pedoni e ciclisti da questo
spazio. È evidente che la pista ciclabile e il
marciapiede adiacente (che in molti tratti
coincidono) non saranno in grado di assorbire il
carico attualmente sostenuto dalla strada parco.
Per una città già carente di piste ciclabili e
spazi liberi dai mezzi sarebbe un notevole
passo indietro”.
Per le scriventi oggi quest'opera è illegittima
e difficilmente recuperabile quindi la richiesta
al comitato V.I.A. è di sospenderla
definitivamente per evitare sia bloccata a
seguito di un inevitabile ricorso al TAR. |