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WWF:
«Caccia fuori controllo,
la preapertura è
diventata regola» |
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PESCARA,
30.8.2013 -
La caccia riapre in quasi
tutta Italia il primo settembre, nonostante la
Legge 157/92 preveda l’apertura ordinaria la
terza domenica di settembre, che quest'anno cade
il 15.
Dante Caserta, Presidente
WWF Italia ha dichiarato: “Purtroppo la
gestione venatoria in Italia continua ad essere
in balia dell'estremismo venatorio e delle armi
e di amministratori compiacenti a cui non
importa della sopravvivenza delle loro stesse
prede oltre che delle norme comunitarie che le
tutelano.”
Considerando che i
cacciatori sono circa 750.000, in Italia sarebbe
possibile teoricamente abbattere legalmente 15
milioni di tortore, che è la stima di tutta la
popolazione europea!
Le norme
consentono in casi limitati e specifici, in
presenza di condizioni favorevoli, un anticipo.
A guardare i calendari venatori delle regioni
sembrerebbe che la fauna goda di ottima salute,
visto che in ben 16 regioni ci sarà l’anticipo,
che riguarderà complessivamente 14 specie.
In realtà la
cosiddetta preapertura impatta principalmente su
una specie, la Tortora, che a livello europeo è
in stato di conservazione sfavorevole
perché in costante
declino numerico e che in questo periodo è
ancora nella fase di nidificazione, come
dimostrano diversi studi realizzati in area
mediterranea e anche il ritrovamento di un
pulcino portato al centro recupero animali
selvatici di Rimini in questi giorni.
Inoltre alcune
regioni (Puglia, Calabria, Friuli, Campania*)
hanno previsto la preapertura su un’altra specie
migratrice in declino, la Quaglia, con il parere
sfavorevole dell’ISPRA.
La “maglia nera”
delle regioni, riottose alle norme comunitarie e
addirittura a provvedimenti della giustizia
amministrativa, incuranti delle plurime condanne
che hanno umiliato il nostro paese davanti alla
Corte di Giustizia Europea spetta a due regioni,
l’Umbria, che apre a ben 9 specie, e le
Marche, in cui si potrà sparare a 8 specie,
in entrambi i casi con il parere sfavorevole
dell'ISPRA su diverse di queste. Ad esempio, il
Colombaccio verrà cacciato in pieno periodo
riproduttivo in aperto contrasto con la
direttiva comunitaria 147/2009/CE! La Regione
Abruzzo si segnala perché
aprirà in anticipo
pur in assenza dell’obbligatorio Piano
Faunistico Venatorio, determinante in base alla
legge per iniziare a valutare la possibilità di
una preapertura: e questo, nonostante abbia
perso 5 ricorsi al TAR negli ultimi 5 anni,
oltre a un ricorso al Consiglio di Stato e a due
ricorsi alla Corte Costituzionale! In
quest’ultimo caso il WWF sta valutando un
esposto alla Magistratura ordinaria per
inottemperanza rispetto a provvedimenti
giudiziari, visto che l’ennesimo ricorso al TAR
pare ormai senza prospettive di provocare un
reale cambiamento.
Sulla Tortora, su
cui si concentrerà un’incredibile potenza di
fuoco, visto che tutte le preaperture riguardano
questa specie, ciò avverrà con l’avallo
dell’Istituto Superiore per la Protezione e la
Ricerca Ambientale.
Il WWF ha scritto
una circostanziata nota ai Ministeri competenti
ed alla Direzione Generale dell’ISPRA in cui
richiamiamo gli obblighi dello Stato Italiano
per la corretta applicazione della Direttiva
Comunitaria 147/2009/CE “Uccelli”,
visto che l’ISPRA
ha concesso parere favorevole su questa specie
nonostante dichiari di non sapere quanti
individui vengono uccisi ogni anno e manchi un
Piano di Gestione Nazionale sulla Tortora. La
raccolta preventiva di queste ed altre
informazioni sulla dinamica della popolazione
sono obbligatorie secondo il Piano di Gestione
europeo che è stato redatto già nel 2007 e che
prevedeva anche l’obbligo di attuare azioni di
miglioramento ambientale che non sono state
fatte. Inoltre, le tortore presenti in questo
periodo in Italia provengono in larga parte da
popolazioni dell’Europa centrale che sono in
declino. Pur ammettendo l’assenza di dati e che
“in teoria” per le specie in declino
bisognerebbe sospendere l’attività venatoria, l’ISPRA
applica un suo singolare “principio di
precauzione” concedendo non solo la
possibilità di anticipare il periodo di caccia,
ma anche di abbattere fino a 20 individui nella
stagione per cacciatore.
Tutto ciò senza
considerare la piaga del bracconaggio, che
incide pesantemente sulla fauna. Tra l’altro
alcune regioni vanno ben oltre, aprendo in
anticipo su altre specie in declino, secondo i
dati dello stesso ISPRA, come la Marzaiola, il
Beccaccino, e, come detto, la Quaglia, o
aumentando i giorni di preapertura, con il
parere sfavorevole dell’ISPRA.
Toscana e Lazio
si sono
contraddistinte per aver assunto provvedimenti
per la preapertura in questi giorni, quando la
legge prescrive espressamente che il Calendario
venatorio deve essere varato entro il 15 giugno.
Una condotta che inibisce la possibilità per le
associazioni di presentare ricorsi che possano
avere efficacia in quanto arriverebbero a fatto
compiuto, un comportamento in contrasto con ogni
principio di buon andamento della pubblica
amministrazione e del rapporto
cittadini-istituzioni.
In Campania, dove
il WWF è riuscito in extremis ad intervenire, il
TAR ha infatti sospeso l’apertura anticipata.
Anche in questa
regione però, come in Abruzzo, nonostante
numerosi annullamenti da parte del Giudice
amministrativo a seguito di ricorsi del WWF
negli anni precedenti , riguardanti i calendari
venatori ed i piani faunistici, la regione
continua ad approvare atti che violano
pesantemente le leggi nazionali e quelle europee
a tutela della Fauna selvatica e degli habitat
naturali: l’ultima notizia negativa è del 28
agosto in cui il Consiglio regionale ha
approvato una complessa modifica della legge
regionale sulla caccia, peraltro già modificata
proprio un anno fa (Legge 26 del 9.8.2012), in
cui si aumentano illegittimamente e senza limiti
tempi, luoghi modi di caccia.
Il WWF farà
richiesta al Governo nazionale per impugnare la
nuova legge campana dinanzi alla Corte
Costituzionale,
così come ha già
fatto ed ottenuto recentemente in Piemonte
(legge n.
11 del 5/6/2913),
in Abruzzo, e molte altre regioni negli ultimi
anni. La Corte ha ormai decine di volte ribadito
che la disciplina della caccia appartiene alla
potestà legislativa esclusiva dello Stato in
materia di tutela dell'ambiente e
dell'ecosistema (lettera s), comma 2 dell'art.
117, Cost.), e che le regioni, nell’esercizio
della loro potestà legislativa residuale in
materia, possono modificare la disciplina
statale esclusivamente nella direzione
dell’innalzamento del livello di tutela (cfr.,
da ultimo, Corte cost, 12 dicembre 2012, n.
278).
Il WWF continuerà
a vigilare con decine di avvocati e centinaia di
guardie volontarie, anche ricorrendo ai
tribunali italiani ed europei.
Ma tutti possono
fare qualcosa, da oggi infatti sui social
network partono gli appelli al presidente Letta
e al Ministro dell’Ambiente Orlando per dire NO
a caccia selvaggia
e chiedere alle
Istituzioni ed ai cacciatori il rispetto delle
leggi italiane ed europee per la tutela della
fauna selvatica e della natura, ricordando loro
che è un dovere ed un obbligo verso l’Europa e
la comunitàinternazionale.
APERTURE NELLE
REGIONI
30 agosto 2013
Ufficio Stampa WWF
Italia tel. 329 8315718
REGIONI CON
PREAPERTURA
Toscana
Tortora,
Colombaccio, Merlo, Gazza, Ghiandaia, Cornacchia
grigia + deroga allo Storno in 69
comuni
Umbria
Tortora, Alzavola,
Marzaiola, Germano reale, Merlo, Colombaccio,
Cornacchia grigia, Ghiandaia,
Gazza
Abruzzo
Tortora,
Cornacchia grigia, Gazza, Ghiandaia, Merlo
Veneto
Tortora, Merlo,
Ghiandaia, Gazza, Cornacchia nera, Cornacchia
grigia, Colombaccio
Emilia Romagna
Tortora,
Cornacchia grigia, Ghiandaia, Gazza, Merlo (solo
Province di Rimini, Forlì, Modena e
Ravenna). Nelle
Province di Reggio Emilia e Piacenza solo la
Tortora. Deroga allo Storno e
Piccione.
Lombardia (solo la
provincia di Brescia)
Tortora,
Cornacchia grigia, Cornacchia nera
Piemonte
Tortora,
Ghiandaia, Cornacchia grigia, Cornacchia nera,
Gazza
Basilicata
Tortora
Calabria
Tortora,
Colombaccio
Campania
Tortora, Quaglia,
Gazza, Ghiandaia
Friuli Venezia
Giulia
Quaglia, Tortora,
Alzavola, Beccaccino, Colombaccio e Marzaiola.
Lazio
Tortora,
Cornacchia grigia, Ghiandaia, Gazza, Merlo
Marche
Tortora,
Colombaccio, Cornacchia grigia, Gazza,
Ghiandaia, Alzavola, Germano reale, Marzaiola
Puglia
Tortora, Quaglia
Sardegna
Tortora
Sicilia
Tortora,
Colombaccio, Coniglio selvatico
REGIONI SENZA
PREAPERTURA
Molise, Liguria, Lombardia (tranne Brescia),
Valle d'Aosta, province autonome di Trento e
Bolzano |
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Ufficio Stampa WWF
Italia tel. 329 8315718 |
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