PESCARA,
1.2.2013
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Ieri pomeriggio il
Consiglio Comunale di
San Giovanni teatino ha
deciso, all'unanimità,
di non applicare la
pessima legge regionale
che favorisce la
moltiplicazione delle
cubature a scapito
dell'ambiente.
La legge regionale, recependo uno degli ultimi
decreti del Governo Berlusconi, ha ulteriormente
aggravato l'impatto sull'ambiente di questa
normativa nazionale permettendo premi di
cubatura fino al 50% in più di quanto previsto
dai Piani Regolatori. Tali Piani di solito sono
già ampliamente sovradimensionati rispetto alle
esigenze della popolazione e, infatti, sono
migliaia gli alloggi vuoti e/o invenduti
nell'area metropolitana. La legge regionale dava
la possibilità ai comuni di non applicare queste
nuove regole pro-cemento (tranne le
facilitazioni contenute in quelle nazionali che
purtroppo restano obbligatorie su tutto il
territorio italiano). Francavilla al Mare e
Montesilvano si sono allineate alla legge
regionale, al contrario della saggia scelta del
Comune di San Giovanni teatino.
WWF e Italia Nostra plaudono a questa importante
decisione che deve essere presa ad esempio dagli
altri comuni abruzzesi. La riqualificazione del
costruito non si fa aumentando le previsioni
edificatorie in tutto il territorio comunale o
in gran parte di esso. Anche sotto l'aspetto
economico il peso del cemento è controproducente.
Il consumo selvaggio del suolo e
l'urbanizzazione di vaste aree porta più danni
che vantaggi, considerati i costi per la
collettività di alluvioni, servizi da dare ai
cittadini (basti pensare alla mobilità e alla
depurazione) e perdita di turisti a causa di un
paesaggio ormai severamente danneggiato. |