PINETO (Te), 24.8.2014
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Recuperare
materiali dispersi sui fondali e rimuovere
materiali inquinanti è lo scopo del progetto “MaReciclo”,
finanziato dalla Regione Abruzzo
nell’ambito del bando GAC Costa Blu per lo
“Sviluppo sostenibile nelle aree di pesca”
mentre misurare l’impatto dei rumori antropici
sugli ecosistemi acquatici del parco marino è lo
scopo del progetto “SVAMPA” promosso e
finanziato dall’Università di Parma.
Per il recupero del
materiale e per la messa in acqua delle
attrezzature di misurazione dei rumori si è
messo a sistema un terzo progetto finanziato
dall’Unione Europea sul programma “Guardians
of the Sea”, che vede dai primi di agosto
operativa nell’AMP Torre del Cerrrano
l’imbarcazione Eco1, ex-peschereccio
riconvertito proprio grazie a tale
finanziamento, in nave attrezzata per il
supporto di attività di ricerca scientifica ed
ecoturismo e già coinvolta nei giorni scorsi in
numerose attività della Area Marina Protetta.
Le azioni del
progetto “Mareciclo” hanno
portato nella giornata di ieri alla
sperimentazione di una attività di recupero dai
fondali di attrezzature da pesca abusive e/o
abbandonate e di altri materiali in mare nella
Zona B antistante Torre Cerrano, una delle aree
di maggior pregio naturalistico ed archeologico
del parco marino.
L’attrezzatura
recuperata dal fondale, dopo un’accurata
valutazione ed identificazione è stata sbarcata
al porto di Roseto degli Abruzzi e conferita in
aree ecologiche prontamente allestite per lo
stoccaggio dei rifiuti e raccolta differenziata
grazie anche alla collaborazione con il Comune
di Pineto, insieme al quale si stanno
predisponendo anche apposite isole ecologiche
lungo la spiaggia pinetese nelle zone di alaggio
delle imbarcazioni anche ad uso degli operatori
della piccola pesca artigianale.
L’intera attività è
stata svolta in stretta collaborazione anche con
la Guardia Costiera che ha impegnato il Gruppo
sommozzatori di San Benedetto del Tronto e il
personale di Giulianova e Silvi. Il recupero è
stato effettuato ad una profondità di 4-5 m con
l’ausilio di sub specializzati in un fondale
ricco di fauna ittica.
Il progetto “SVAMPA-
Sound Velocity Analysis in Marine
Protected Areas”
è invece una iniziativa attivata
in collaborazione con
l’Università di Parma
che sta predisponendo con proprie risorse una
candidatura a finanziamento europeo per tutte le
aree marine protette italiane; Torre Cerrano è
tra quelle selezionate per i campionamenti
preliminari.
L’azione
si svolgerà nelle giornate di sabato e domenica
e
si usufruirà
anche in questo caso
dell’imbarcazione Eco1.
Saranno
installate
una sonda idrofonica per il monitoraggio dei
rumori al
fondale
e altre apparecchiature di registrazione
attraverso
una immersione di una decina di minuti per un
corretto posizionamento
che avverrà nell’ambito delle attività di Visual
Census.
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