PINETO (Te),
15.9.2014
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Il
Consorzio di Gestione dell’AMP Torre del Cerrano
ha chiesto al Commissario governativo alla
Spending review Carlo Cottarelli di
provvedere all’immediata rettifica del documento
riguardante i bilanci delle società pubbliche
partecipate da enti locali che attribuisce una
perdita di oltre 22.000 euro all’ente, che è
stato così incluso nella black list. Non solo,
il dato è stato ripreso dalle principali testate
locali ed inserito anche nei titoli di prima
pagina.
In realtà, i bilanci dell’AMP
Torre del Cerrano, sin dalla sua costituzione,
si sono chiusi sempre con un leggero attivo
compreso tra i 10 e i 30 mila euro: nel primo
bilancio del 2011 c’è stato un avanzo
di gestione di 32.909,64 euro, nel 2012
il documento contabile ha evidenziato un
segno più di 10.750,33 euro e l’ultimo del
2013 un più 11.071,71 euro. Tutti
i bilanci, come del resto ogni atto dell’ente,
sono consultabili sul sito dell’AMP (www.torredelcerrano.it,
sezione Assemblea), che ha fatto della
trasparenza e dell’efficienza gestionale il
proprio credo.
“Siamo esterrefatti di come si possa compiere
un errore materiale di tale portata – ha
dichiarato il Presidente Benigno D’Orazio. Un
errore sicuramente involontario, che poi ha
comportato una serie di riflessioni negative da
parte della stampa sulla stessa esistenza del
Parco e che viene a contraddire 4 anni di
attività improntati ad un’attenzione certosina
alle disponibilità di entrata e agli impegni di
spesa”.
Si ricorda che l’AMP Torre del Cerrano,
proprio per il bilancio oggetto dell’indagine di
Cottarelli, è stata classificata al secondo
posto per efficienza gestionale dal
Ministero dell’Ambiente tra le 32 Aree
Marine Protette italiane.
“Non si può essere inseriti ai vertici
dell’efficienza gestionale con un bilancio in
rosso – ha rimarcato D’Orazio. – Ci siamo
sempre contraddistinti per la trasparenza che
informa tutte le nostre attività bilanci
compresi, che vengono pubblicati sul sito il
giorno dopo la loro approvazione”.
Intanto, il Consorzio di Gestione dell’AMP
invierà dettagliata e tempestiva comunicazione
dell’accaduto al Ministero dell’Ambiente in
attesa di una smentita ufficiale.
Sotto altro profilo, queste indagini sulla
revisione della spesa confermano la validità
dell’impostazione dell’ente che da sempre ha
perseguito finalità di autofinanziamento
attraverso l’utilizzo, anche in chiave
turistica, della Torre di Cerrano.
Un’impostazione diversa avrebbe esposto l’AMP a
censure fondate circa la sussistenza dello
stesso ente. |