GIULIANOVA,
15.11.2014 -
Nel tardo
pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia
di Giulianova hanno arrestato in flagranza di
reato di estorsione MOSCA Emilio,
69enne, ROM, di Collecorvino. Tutto è partito
dalla denuncia di un piccolo imprenditore
Rosetano, che nel lontano 2004, in evidenti
difficoltà economiche e non trovando aiuto negli
istituti di credito locali, forse mal
consigliato, si rivolge al MOSCA che senza
battere ciglio gli presta la somma di 2.000 euro
a patto che la restituzione avvenga nel giro di
un mese, con una maggiorazione di 500 euro.
Inizia così un calvario che nell’arco di dieci
anni conduce l’imprenditore ad un inesorabile
declino sia economico, sia psicologico. Durante
tale periodo la vittima pur di esaudire le
pressanti e minacciose richieste dell’usuraio
continua a pagare somme sempre più ingenti ed in
tempi sempre più ristretti, ma senza mai
riuscire a liberarsi dal “giogo”.
In una occasione
si è persino visto costretto ad acquistare
un’autovettura di media cilindrata per poi “regalarla”
dopo circa un mese allo zingaro. L’altro ieri
l’uomo, sicuramente ben consigliato, ha
finalmente trovato il coraggio di rivolgersi ai
carabinieri di Giulianova dove per ore ha
raccontato minuziosamente il suo calvario. Ieri
pomeriggio il MOSCA Emilio si è puntualmente
materializzato telefonicamente, fissando
l’ennesimo appuntamento per la riscossione della
somma di denaro, luogo prestabilito un
parcheggio pubblico annesso ad un supermercato
di Roseto degli Abruzzi. I Carabinieri
coordinati dal Capitano Calore, ben appostati,
dopo aver monitorato attentamente le fasi della
dazione di denaro, sono intervenuti arrestando
lo zingaro, nonché recuperando e restituendo per
intero la somma al povero malcapitato.
I Carabinieri, in
collaborazione con i colleghi di Montesilvano,
hanno altresì eseguito una perquisizione presso
l’abitazione del MOSCA, raccogliendo elementi
utili a dimostrare l’attività di USURA posta in
essere dall’uomo. Dopo aver adempiuto a tutte le
formalità, MOSCA Emilio è stato rinchiuso nel
carcere di Teramo come disposto dalla Procura
della Repubblica presso il Tribunale di Teramo. |