TERAMO, 6.8.2014
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Dai Segretari Provinciali
della Cgil Amedeo Marcattili e
della Fiadel
Massimo Di Carlo,
riceviamo e pubblichiamo:
Siamo alla
farsa finale, in una riunione dove dei
dipendenti esponevano delle problematiche di
lavoro ed eventualmente le soluzioni da
adottare, l’Amministratore Delegato aveva la
brillante idea di assegnare ad ognuno di loro un
numero, pari e dispari, ad estrazione cambiava
posizione lavorativa ai suddetti dipendenti.
Così
pensano di risolvere i vari problemi che
attanagliano la TE.AM.?
Un servizio
di spezzamento al collasso, macchine operatrici
vecchie e obsolete, inadeguata manutenzione e
rotture continue con sperpero di denaro dei
contribuenti; una organizzazione del lavoro che
definire pessima è un complimento, una gestione
del personale clientelare, nelle alte stanze si
vocifera di qualche regalia post-elettorale.
Avevamo chiesto
una particolare attenzione a quei circuiti di
raccolta che presentano zone con elevata
pendenza dove lavorare con il singolo operatore
è rischioso per sé e per gli altri, SILENZIO
ASSORDANTE.
Abbiamo chiesto
perché il vestiario estivo, comprensivo di
dispositivi di protezione individuale, non è
stato consegnato, NESSUNA RISPOSTA.
Chiediamo il
giusto inquadramento per tutti a seconda delle
mansioni svolte e dell’anzianità di servizio, il
rispetto delle norme sulle limitazioni fisiche
di ciascun lavoratore nell’assegnazione dei
servizi.
Chiediamo
dei rapporti sindacali costanti per le soluzioni
tempestive di problematiche quotidiane, un
referente aziendale in grado di prendere
decisioni.
Chiediamo le motivazioni che inducono a spostare
quotidianamente mezzi e personale su altre
commesse indebolendo l’operatività sul Comune di
Teramo.
Al nuovo C.D.A.
si chiede, fin da ora, un incontro per definire
le priorità dell’Azienda in un percorso
condiviso, affinché le problematiche sopra
evidenziate siano discusse e risolte, in caso
contrario insieme ai lavoratori decideremo di
mettere in campo tutte le iniziative che si
riterranno opportune per difendere i diritti sia
di chi lavora sia di chi paga per avere un
servizio efficiente. |