NOTARESCO, 20.5.2014.
Prosegue il percorso di risanamento aziendale di
Cirsu SpA che, dopo l’omologa dell’Accordo di
ristrutturazione del debito da parte del
Tribunale di Teramo del 28 marzo scorso, ha
deliberato la scissione societaria e la nascita
di Nuova Era SpA; società interamente pubblica
che, partecipata in maniera paritetica dai
Comuni di Bellante, Giulianova, Morro d’Oro,
Mosciano Sant’Angelo, Notaresco e Roseto degli
Abruzzi, valorizzerà l’intero patrimonio
impiantistico affidato in gestione a imprese
private individuate con procedure di evidenza
pubblica.
Un risultato importante che, a
conferma della validità del piano industriale e
degli indirizzi impartiti dai Comuni Soci,
ricolloca nei fatti il polo impiantistico di
Grasciano al centro della gestione dei rifiuti
in ambito teramano e regionale.
Cirsu SpA, con l’acquisizione dei
pareri e delle autorizzazioni di Regione,
Provincia e Arta, ha riavviato le attività di
trattamento con impianto mobile dei rifiuti
indifferenziati e il recupero dei volumi residui
della vecchia discarica in passato ritenuta
esaurita da Sogesa SpA; proseguono, inoltre, le
attività di recupero dei rifiuti differenziati,
carta, plastica, vetro e metalli, nella
piattaforma di selezione.
Attività che, nell’insieme,
consentono al momento il reimpiego di 19 unità
lavorative ex Sogesa SpA delle quali 9 occupate
in piattaforma di selezione, 3 nell’impianto
mobile, 2 nella vecchia discarica e 5 nelle
attività di raccolta e trasporto gestite
direttamente dai Comuni Soci.
Un numero, per molti insperato,
che supera abbondantemente l’impegno assunto nel
novembre scorso dinnanzi al Prefetto di Teramo e
che prevede, entro la fine del 2014, il
riassorbimento del 70% della forza lavorativa ex
Sogesa SpA.
Cirsu SpA, nella consapevolezza
della piena legittimità della difesa del posto
di lavoro, ha sempre tenuto in debita
considerazione le esigenze degli ex lavoratori
Sogesa SpA, vittime in passato di una gestione
aziendale non sempre del tutto esemplare che,
culminata con il fallimento societario, ha
contribuito a far lievitare, tra l’altro, in
maniera considerevole le tariffe pagate dai
cittadini.
Il pieno reintegro delle
maestranze pertanto, così come richiesto dalle
rappresentanze sindacali aziendali, passa solo
ed esclusivamente attraverso l’operatività
dell’impiantistica Cirsu SpA e il conseguente
conferimento dei rifiuti da parte dei tanti
comuni che attualmente usufruiscono di impianti
fuori provincia, come l’impianto di Casoni di
Chieti di proprietà di Deco SpA, socio di
riferimento della compagine privata di Sogesa
SpA.
Allo stato dei fatti, appare del
tutto evidente, infine, che maggiori
continueranno ad essere i quantitativi di
rifiuti che dalla Provincia di Teramo migrano
verso la Provincia di Chieti, minori saranno le
possibilità di reimpiego dei lavoratori ex
Sogesa SpA.
Cirsu SpA continuerà ad operare
tenendo in debita considerazione gli interessi
generali della collettività e gli interessi
specifici dei lavoratori, confidando anche nella
posizione responsabile delle organizzazioni
sindacali provinciali che meglio conoscono il
quadro complessivo della gestione dei rifiuti in
Abruzzo. |