GIULIANOVA,
3.10.2014 -
Da Walter Squeo,
di Cogevo e Federpesca
Abruzzo, riceviamo e pubblichiamo:
Mentre i vongolari vengono bacchettati,
giustamente, al rispetto delle regole, il
piccolo peschereccio ormeggiato a Giulianova che
lavora a servizio dell’Area Protetta e che porta
la bandiera Torre Cerrano, gira per mare a fare
prove con attrezzi trainati senza avvertire il
COGEVO. E, inoltre, la beffa sta nel fatto che
al rientro in porto il peschereccio è stato
“verbalizzato” dalla Guardia Costiera in quanto
deteneva a bordo vongole pescate nel pomeriggio.
Per i pescatori di vongole del COGEVO, così,
oltre alla beffa anche il danno! Il CDA del COGEVO
ora chiederà l’accesso agli atti tramite i
propri legali per capire come fanno questi
signori ad arrogarsi il diritto di andare
provando in mare con attrezzi di cui non si
capisce la provenienza e se sono dannosi durante
il traino in mare sui banchi di novellame. Noi
del COGEVO dobbiamo essere messi a conoscenza di
tutto quello che viene fatto sui nostri banchi
di vongole di cui noi abbiamo cura
affidandoci in modo puntuale all’Istituto
Zooprofilattico di Teramo che interviene con
veri monitoraggi nei quali non viene detenuto a
bordo neanche un kg di vongole. Purtroppo -
insiste il CDA del COGEVO - loro hanno agito
sempre in modo ambiguo e continuano a farlo, ed
è per questo che ora ci troviamo in una eterna
battaglia vongolare-area protetta. Inoltre, è
vergognoso che non abbiamo avuto alcuna risposta
dai Signori del parco in merito alla nostra
istanza di adottare il sistema tradizionale
antico di pesca nel parco, e adesso non contenti
“rubano” anche le vongole fuori dal parco. |