TERAMO,
13.3.2014 -
Si
assiste in questi giorni a un entusiasmante
fiorire dell’interesse per la democrazia
partecipativa e diretta, la cittadinanza attiva,
le loro forme, le loro modalità e le loro
esperienze attuative più o meno recenti, da
parte di un’area politica variegata che
comprende parti della sinistra tradizionale,
attraversando associazioni e gruppi civici in
vari comuni d’Abruzzo. Nelle scorse settimane,
prima che iniziasse il clima da campagna
elettorale di questi giorni, la nostra
associazione aveva opportunamente rivolto un
appello alle forse politiche di ogni estrazione,
perché le esperienze di democrazia partecipativa
a noi geograficamente più vicine, come
Grottammare e Giulianova, anche partendo dalle
loro criticità, potessero funzionare da impulso
al cambiamento reale della politica. Perché
questa possa tornare nelle mani dei cittadini
applicando nuove modalità e nuove forme per il
loro coinvolgimento diretto nella cosa pubblica.
L’interesse che si è sprigionato intorno alle
esperienze realizzate, ci dimostra che la
politica può cambiare e la strada da noi
imboccata, da quando abbiamo fondato la nostra
Associazione, si dimostra quella giusta.
Continueremo pertanto ad affiancare con le
nostre competenze, a titolo di volontariato,
tutte quelle realtà politiche che governano o
che si candidano a governare le città che
intendano seriamente imboccare la strada del
rinnovamento radicale del rapporto fra cittadini
e pubblici poteri, perché la democrazia e la
partecipazione diventino realtà e la sovranità
popolare passi dall’utopia alla realizzazione.
Detto
questo, tuttavia, a fronte di osservazioni un
po’ polemiche pervenuteci recentemente in clima
di campagna elettorale, secondo cui la nostra
associazione appoggerebbe questo o quello
schieramento politico per via della sua presenza
in alcune iniziative e non in altre. Quasi che
essa voglia addirittura dare indicazioni di
voto, si precisa ancora una volta (ma non ci
rivolgiamo naturalmente che capire non vuole…)
che Demos è e sarà presente ovunque la sua
competenza, le sue risorse culturali e di
esperienza siano state e saranno richieste.
Abbiamo fatto convegni scientifici, scritto
libri e realizzato esperienze fortemente
innovative sulla democrazia partecipativa e la
cittadinanza attiva. Che sia un partito politico
o un’associazione o una lista civica a
richiedere queste competenze, per noi non
cambia. Anzi, ripetiamo, l’attuale
interessamento desta entusiasmo perché prima non
c’era mai stato! Sta a chi richiede queste
competenze, semmai, assumere la responsabilità
politica di fronte ai cittadini di attuare o
meno, con sincero spirito innovativo, tutto
quello che con il nostro contributo si prefigura
per il futuro del rapporto fra poteri pubblici e
cittadini.
Con questo
spirito (che ci ha sempre animati) auguriamo
alla politica di sapersi rinnovare al più presto
e ai cittadini di saper influire sempre di più
sulla politica perché la sovranità popolare non
resti solo scritta sulla nostra Costituzione! |