SILVI MARINA,
29.6.2013
- Proprio nella giornata di ieri, è stato avvistato
un
curioso esemplare di “pesce luna” nelle acque antistanti
il comune di Silvi e, precisamente, presso la sponda sud
del Fosso Concio. Recuperato privo di vita dagli uomini
della Guardia Costiera di Silvi, l’esemplare è stato
caricato ed affidato all’Ufficiale Veterinario dell’ASL
di Teramo, nel frattempo accorso, che ha disposto
l’invio della carcassa presso l’Istituto Zooprofilattico
di Teramo per le previste indagini anatomo-patologiche
ed eventuali ulteriori esami per il monitoraggio della
fauna marina.
Tra i pesci ossei più pesanti, i cui esemplari più
grandi possono raggiungere un'altezza di 4,2 metri ed
una lunghezza di 3 metri, è caratterizzato dalla sua
estrema longevità, intorno ai cento anni di età,
nutrendosi di plancton, di piccoli pesci e di meduse.
Nell’attesa che gli esami
stabiliscano la causa della morte, il Comandante
dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova,
Tenente di Vascello Sandro PEZZUTO raccomanda di
adottare le più opportune ed idonee cautele in caso di
avvistamento di tali esemplari con unità a motore e di
comunicarne tempestivamente la posizione contattando il
numero 085/8004918. |
Un bell’esemplare
di pesce luna è stato rinvenuto spiaggiato sulla
battigia dell'Area Marina Protetta all'altezza del lido
Corallo di Silvi. A fare il ritrovamento dell’animale
ancora vivo è stato un ragazzo, Iacopo Celli, che ha
anche tentato di riportarlo a largo, ma senza successo;
ha allertato allora la Riserva Naturale dei Calanchi di
Atri e sul posto si è recata la biologa Marina De
Ascentiis, collaboratrice dell'AMP, che ha
constatato il decesso causato, molto probabilmente, da
una grossa ferita da elica alla base della pinna
dorsale.
Il ritrovamento ha
generato molta curiosità nei passanti e in molti hanno
chiesto spiegazioni vista la forma circolare e
particolare dell’animale alla quale deve il suo nome, ma
che ha creato negli osservatori anche difficoltà nel
classificarlo come pesce.
Il pesce Luna (Mola mola)
è una specie cosmopolita presente in Adriatico ma non
molto diffusa. E' il pesce osseo più grande,
l'esemplare rinvenuto era alto 1 metro, ma possono
arrivare anche a 3 metri e raggiungere il peso
di 2 tonnellate; peso superato solo dagli squali -
dei quali si è recentemente pubblicata una sezione di
approfondimento sul sito dell’AMP
(www.torredelcerrano.it)
- che però appartengono ai pesci cartilaginei, con i
quali spesso il pesce luna viene confuso per la sua
pinna dorsale quando emerge dall'acqua. A causa della
sua forma non è un abile nuotatore e a volte si lascia
trasportare dalla corrente, coricato su un lato sulla
superficie del mare.
Sul posto era presente anche la
Capitaneria di porto che ha avvertito il servizio
veterinario dell'ASL di Teramo e l'IZS per le analisi e
lo smaltimento del corpo. Non molto tempo fa
una razza (Dasyatis
pastinaca),
una specie rara in Adritatico,
dalle dimensioni
ragguardevoli, si è spiaggiata sull’arenile dell’Area
Marina Protetta. Frequenti sono anche gli avvistamenti
di numerose specie marine che nuotano indisturbate nei
pressi di Torre Cerrano: oltre a verdesche, tonni,
razze e tartarughe Caretta caretta, anche un
esemplare di tursiope,
la specie di delfino più diffusa nel nostro mare, è
stato avvistato dalle Guide del Cerrano mentre nuotava a
150 metri dalla spiaggia.
Si è di recente concluso lo
studio durato un anno per costituire la lista delle
specie presenti nell’AMP e si è constata con grande
soddisfazione la presenza della Cheppia (Alosa fallax),
specie sempre più rara in Adriatico, perchè il suo luogo
di riproduzione è lungo i fiumi. |