L’AQUILA, 18.11.2014 –
“Convocare in tempi brevi un’assemblea
pubblica che possa consentire una valutazione
più approfondita sul progetto di costruzione di
un nuovo impianto di depurazione nella località
di Tortoreto Lido e sulla possibilità di
individuare soluzioni alternative ad un’opera
che si appalesa calata dall’alto ed avulsa dalle
esigenze e dai bisogni del territorio e della
cittadinanza”. È quanto chiesto alla Regione
Abruzzo dal Consigliere del M5S, Riccardo
Mercante, nella interpellanza depositata questa
mattina e destinata ad essere discussa nella
prossima seduta del Consiglio regionale.
“La
Ruzzo Reti spa - ha spiegato Mercante -
in qualità di
soggetto gestore, a seguito dello stanziamento
da parte della Giunta regionale di fondi FAS da
destinare alla realizzazione
di opere infrastrutturali per l’adeguamento ed
il potenziamento del Servizio Idrico Integrato,
ha predisposto un progetto diretto alla
costruzione di un nuovo impianto di depurazione
a servizio dell’area di Tortoreto e di
Giulianova Nord, con la finalità di sostituire
il vecchio depuratore, definito obsoleto ed
inadeguato soprattutto in considerazione della
sua ubicazione all’interno di un’area ad elevato
rischio alluvionale.
Del
nuovo impianto, però, in base alle somme messe a
disposizione dalla Region, pari a 5,1 milioni di
euro, è prevista, per ora, soltanto la
realizzazione di un primo lotto mentre nulla si
dice sugli oltre 9 milioni di euro essenziali al
completamento dell’intero progetto. Si tratta di
una cifra consistente che non potrà, di certo,
essere sopportata dalla Ruzzo Reti, società che
versa già in gravi condizioni economiche, e che
lascia presupporre la necessità di un accollo
finanziario da parte del Comune di Tortoreto.
Accollo finanziario che, ancora una volta, data
la situazione di difficoltà dei comuni italiani,
rischia di tramutarsi in un aggravio economico a
carico dei cittadini o, addirittura, ove non si
riuscissero a reperire le risorse necessarie, in
una realizzazione parziale dell’impianto.
Ma ancor
più grave è che la messa in opera del primo
lotto, con una sola linea di trattamento delle
acque, non consentirà di soddisfare tutte le
utenze previste e renderà necessario il
trasporto dei reflui e dei fanghi di superficie
tra i due manufatti quale conseguenza della
esecuzione non completa dei lavori. La
realizzazione, infine, nella stessa zona a
rischio alluvionale in cui è ubicato il
depuratore esistente, della stazione di
sollevamento diretta a far fronte alla
costruzione del nuovo manufatto in zona
collinare, diversamente da quanto normalmente
previsto per interventi di questo genere,
richiederà, unitamente alle altre circostanze
descritte, il mantenimento in funzione del
vecchio depuratore, senza che sullo stesso sia
stato previsto alcun intervento di messa in
sicurezza, fino al completamento del nuovo
impianto.
Tutto
questo – ha spiegato Mercante – rischia
di tradursi nella
necessità di
mantenere in vita ad libitum un depuratore più
volte danneggiato dalle esondazioni del
Salinello, circostanza che contraddice e
vanifica ogni motivazione posta dalla Ruzzo Reti
a giustificazione dell’esigenza di costruire un
nuovo impianto e dell’intero progetto.
Ritengo,
quindi, indispensabile - ha concluso
Mercante - un intervento immediato da parte
della Regione Abruzzo attraverso la convocazione
di un’assemblea pubblica che consenta, con il
coinvolgimento del soggetto gestore, delle
istituzioni pubbliche competenti, delle
associazioni interessate e dei portatori di
interesse coinvolti, una valutazione più
approfondita al fine di individuare una
strategia operativa effettivamente basata sulle
necessità ed esigenze del territorio e della
popolazione di riferimento.
Occorre
evitare che scelte frettolose e guidate da
logiche distanti dai bisogni concreti dei
cittadini, portino a dover annoverare il nuovo
depuratore di Tortoreto tra le opere pubbliche
elencate nel Libro Bianco delle incompiute
d’Abruzzo”. |