TERAMO,
5.12.2014 -
Tanto pubblico, tanto affetto, ieri sera, in Via
Délfico, le immagini delle mostre ci hanno
raccontato i duecento anni di storia della
Biblioteca e il suo presente, interpretato da
dieci artisti teramani.
Il
taglio del nastro è stato preceduto dagli
interventi dello stesso Direttore,
Luigi
Ponziani e
del rettore dell’Università Luciano
D’Amico,
del direttore dell’Osservatorio Astronomico di
Collurania
Roberto
Buonanno,
del dirigente scolastico del Liceo Ginnasio
Melchiorre Délfico
Loredana Di
Giampaolo,
dell’assessore del Comune di Teramo
Valeria Misticoni
e del presidente della
Provincia
Renzo Di
Sabatino.
“Come
sapete, la Provincia non avrà più fra le sue
funzioni quella della cultura ed è in corso un
progetto di regionalizzazione delle biblioteche
provinciali –
ha affermato il Presidente
–
c’è da augurarsiche questo percorso garantisca
alla Délfico le risorse finanziarie e gli
strumenti operativi per continuare ad avere un
ruolo da protagonista nel sistema bibliotecario
italiano e fra i presidi culturali della nostra
regione. Comunque vadano le cose, noi saremo
felici se, in questa fase di trasformazione
delle Province,
la
biblioteca potrà collocarsi all’interno di un
sistema meno incerto, ma ci dispiacerà molto
staccarci da questo pezzo di storia abruzzese,
dopo tutte le battaglie condotte in questi due
secoli, proprio per far diventare provinciali le
biblioteche. Penso di poter garantire, però, in
ogni caso, il nostro sostegno”.
Il direttore
Ponziani
ha ripercorso la storia della Délfico
raccontando com’è nata l’idea di una mostra
storica e documentaria: “La
mostra si è avvalsa del riordino dell’archivio
storico, realizzato grazie alla disponibilità
della Soprintenza Archivistica per l’Abruzzo e
dell’Archivio di Stato. La Délfico, in due
secoli di storia, ricompone il percorso
costitutivo-evolutivo
della biblioteca e del quadro
politico-istituzionale e individua temi, vicende
e persone che hanno segnato la sua vita.”
Si tratta della mostra
documentaria: Libri, fotografie, lettere,
missive, atti notarili, documenti tra i più
disparati, ripartiti in dieci sezioni
cronologiche, raccontano la storia della
principale istituzione culturale del nostro
territorio, passando in rassegna le fasi
salienti del suo percorso bicentenario.
Accanto ai documenti del passato, le immagini
contemporanee degli artisti teramani. Dai libri
volanti che si inerpicano verso il cielo di
Giampiero
Marcocci;
al bianco e nero usato da
Gianluca
Pisciaroli,
Armando Di
Antonio e
Gianni Di
Giosia; con
l’installazione “politica”di
Fausto Cheng
che immerge i libri nel carbone; fino alle
funzioni bibliotecarie rilette in chiave
iper-contemporanea da
Maurizio
Anselmi e
Domenico
Procaccini.
C’è anche chi ha giocato sul futuro come
Carmine Di Giandomenico
e chi propone una rilettura dei “codici”, come
Marino
Meralangelo.
Infine
Marco
Divitini
con una sua interpretazione allegorica della
biblioteca.
Le mostre
rimarranno aperte fino al 31 gennaio.
E, a
proposito di Melchiorre Délfico, al quale sono
intitolati la Biblioteca e il Liceo Ginnasio di
Teramo, la Provincia ha approvato il progetto
preliminare per la ristrutturazione e il
risanamento del tetto del Liceo di Piazza Dante
a Teramo. L'intervento è stato candidato a
finanziamento - per un importo di 2 milioni e
mezzo di euro - per il Piano Regionale di
edilizia scolastica. |