TERAMO, 5.6.2014 -
Incontro
in Prefettura per affrontare la vicenda
dell’Industria Tessile del Vomano di Cellino
Attanasio, 143 dipendenti, operante nel settore
tessile.
L'azienda, alle
prese con una fase di riorganizzazione ma
comunque vitale da un punto di vista produttivo
e intenzionata a proseguire la propria attività,
ha avviato una richiesta di concordato
preventivo in continuità. In questa fase non è
possibile accedere al contratto di solidarietà'
ed è stata usata tutta la cassa integrazione
ordinaria (scaduta il 31 maggio); nelle more
della decisione del giudice l'azienda ha fatto
sapere non può' mantenere gli attuali livelli
occupazionali e ha contabilizzato 60 esuberi.
Per uscire da un impasse che potrebbe comportare
il licenziamento per un terzo dei lavoratori la
scelta obbligata, come emerso dal tavolo in
Prefettura, questa mattina, sarebbe quella di
attivare una procedura di cassa in deroga i cui
tempi di erogazione, però, preoccupano non poco
i sindacati. “Attualmente ci vogliono mesi
perché arrivino i primi soldi e nel frattempo ci
sono famiglie che rimarrebbero senza alcun
reddito”. La copertura di questo periodo
potrebbe arrivare dalla convenzione attivata
dalla Provincia con la Tercas e i sindacati
hanno chiesto al presidente Valter Catarra di
farsi parte attiva nei confronti dell’Istituto
di credito “pur in assenza delle normali e
dovute garanzie” visto che l’anticipazione
dovrebbe scattare nelle more dell’approvazione
della stessa cassa integrazione da parte della
Cicas. La vacatio istituzionale della Regione,
ancora in attesa della proclamazione degli
eletti e la mole di lavoro cui sta facendo
fronte il Tribunale fallimentare . che si deve
pronunciare sulla richiesta di concordato
preventivo – complicano non poco il quadro della
vertenza.
Anche in considerazione della specificità della
situazione, il Prefetto, il presidente Catarra,
i due sindaci presenti, Vincenzo Di Marco di
Castellalto e il nuovo sindaco di Cellino,
Giuseppe Del Papa, e il neo consigliere
regionale Dino Pepe (il quale ha però dovuto
ricordare che anche lui non è stato ancora
proclamato e quindi non è nel pieno delle sue
funzioni anche se, ha sottolineato, della
vicenda si è interessato anche il neo
governatore, Luciano D’Alfonso) hanno assicurato
il pronto e sollecito intervento per tutti gli
aspetti di propria competenza: rappresentare al
Presidente del Tribunale quanto emerso
nell’incontro di oggi, incontrare la Tercas per
sottoporre il caso specifico e verificare come
venire incontro ai lavoratori, approntare
immediatamente la richiesta di cassa in deroga.
Tutto questo in attesa delle decisione del
Tribunale che, in caso di accettazione del
concordato preventivo in continuità, aprirebbe
la strada alla cassa integrazione straordinaria
per 12 mesi per tutti i lavoratori.
“Ho colto lo
spirito di collaborazione fra azienda e
sindacati, il fronte unito delle istituzioni e
un'impresa che pur di fronte ad una crisi
mantiene un orizzonte produttivo e i suoi
impegni - afferma il presidente
Valter Catarra - in attesa della
decisione del giudice possiamo attivare la cassa
integrazione in deroga che al momento sembra una
strada obbligata. Insieme ai Sindaci e al
Prefetto vogliamo incontrare il presidente del
Tribunale per rappresentare l'esito
dell'incontro di questa mattina. Purtroppo qui
siamo di fronte ad una difficoltà' oggettiva: la
mole di lavoro che pesa sul giudice fallimentare
e' enorme e noi che gestiamo i tavoli delle
vertenze lo sappiamo bene. Per quanto riguarda
la convenzione con la Tercas vale appena il caso
di ribadire che questa è e rimane la soluzione a
molti problemi che insorgono a causa dei ritardi
di altri anelli istituzionali e che, grazie alla
disponibilità dell’unico istituto di credito che
ha aderito alla nostra iniziativa, siamo
riusciti in buona parte a superare.
Rappresenterò subito la questione specifica
dell’Industria Tessile del Vomano mentre per
l’aspetto più generale, se avremo la copertura
delle garanzie da parte dei Confidi, sono
fiducioso che potremo arrivare al più presto al
rinnovo della convenzione che scadrà alla fine
di questo mese. Ma deve essere chiaro che la
convenzione, in questa fase di drammatica
frattura sociale, supplisce e risolve limiti e
problemi, spesso nuovi e specifici, di un
sistema di ammortizzatori sociali che, alla
prova di situazioni così straordinarie, sta
mostrando la corda".
Per le scelte da
operare nell’immediato – accettazione della
cassa integrazione in deroga in attesa del
pronunciamento del Tribunale – i sindacati si
sono riservati di consultare l’assemblea dei
lavoratori. Subito dopo verrà riconvocato il
tavolo in Prefettura. |