TERAMO, 10.3.2014 -
Affidamenti
congiunti ad un professionista esperto e ad uno
“giovane”. E’ quanto ha previsto l’Assessorato
all’Edilizia pubblica per favorire l’ingresso
delle nuove leve nell'ente accogliendo la
proposta della Commissione Giovani dell’Ordine
degli Ingegneri. Se non hai un curriculum non
riesci a lavorare ma se non lavori non hai mai
l’occasione di strutturare esperienze
professionali da inserire in un curriculum. Per
spezzare questo paradosso, l’Assessorato, nel
bandire l’avviso pubblico per la formazione
dell’elenco dei professionisti ai quali affidare
servizi attinenti l’ingegneria e l’architettura,
ha introdotto una specifica sezione dedicata ai
“giovani” con l’obiettivo di formare gruppi di
progettazione “misti” per avvalersi
“dell’esperienza di chi ha un curriculum
consolidato ma anche della formazione e
dell’innovazione di cui sono portatrici le nuove
leve”.
Una vera e propria “rivoluzione culturale” come
è stata definita dal presidente dell’Ordine
degli ingegneri, Alfonso Marcozzi,
sottolineando la sollecita risposta della
Provincia: “Lo abbiamo chiesto a molti enti
ma la Provincia è stata l’unica a recepire la
nostra proposta. Perché è chiaro che questo
approccio scardina vecchi metodi e uno status
quo che non tutti vogliono mettere in
discussione. Non è un caso che solo
pochissimi enti in Italia hanno introdotto
questa possibilità, la Provincia è il primo in
Abruzzo a farlo”.
Per gli affidamenti di incarichi di
progettazione fino a 100 mila euro (sopra i 100
mila euro è obbligatoria la gara) la Pubblica
Amministrazione è obbligata ad attingere da un
elenco formato con avviso ad evidenza pubblica.
“E’ chiaro che si tende a scegliere il
professionista con il curriculum più
significativo ma questo finisce per trasformarsi
in una vera e propria discriminazione per i
giovani. Dopo anni di assenza totale di risorse
si ricomincia a parlare di investimenti
nell’edilizia pubblica e soprattutto e in quella
scolastica: una occasione di lavoro che ora può
diventare un’opportunità anche per i neo
laureati”, ha spiegato l’assessore
all’edilizia, Ezio Vannucci.
“Far lavorare i giovani significa offrire
un’occasione di crescita a tutto il territorio
– ha dichiarato il presidente Valter Catarra
- perché introduce elementi di innovazione e
confronto che altrimenti vengono a mancare.
Bisogna ringraziare l’Ordine e la Commissione
Giovani che con la loro sollecitazione ci hanno
dato l’opportunità di compiere un salto di
qualità”.
La coordinatrice della Commissione Giovani
dell’Ordine degli ingegneri, Valentina
Antonelli – accompagnata da una
delegazione di colleghi – si augura “che in
tanti seguano l’esempio della Provincia e che
questo risultato diventi una leva per produrre
un vero cambiamento di rotta”.
Alla conferenza stampa di presentazione, questa
mattina, erano presenti anche il dirigente del
settore Piergiorgio Tittarelli e Alessandra
Ferri, quest'ultima giovane ingegnere dell’ente,
che ha fatto da “ponte” fra la Provincia e
l’Ordine per arrivare a questo risultato.
Un risultato già tangibile e misurabile:
all’avviso pubblico hanno risposto in 292; di
questi 41 “giovani” ingegneri e 17 “giovani”
architetti. Circa il 30% dei professionisti,
quindi, sono nuove leve da affiancare agli
esperti. |