TERAMO,
24.12.2014 -
Un
taglio alla spesa di circa 1 milione di euro.
Dal lavoro, non ancora concluso, di analisi dei
costi, il bilancio si alleggerisce anche nella
sua parte più pesante e controversa: quella
della spesa corrente. Affitti passivi,
partecipate, consulenze, stipendi dirigenziali,
reinternalizzazione di servizi.
Il
totale previsto, dopo i due mesi di lavoro
dell’ufficio di Gabinetto, è di circa 1 milione
di euro. Le prime 150 mila euro sono state
risparmiate con l’eliminazione degli interim per
i dirigenti e della figura del direttore
generale; altri 150 mila euro di risparmio
derivano dalla disdetta di contratti d’affitto
per locazioni “ingiustificate” considerato il
patrimonio immobiliare dell’ente (capannoni,
Centro per l’impiego di Teramo, locali
scolastici etc etc) ; oltre 30 mila euro dalla
ricontrattazione di utenze (telefoni, luce etc);
5000 euro dalla disdetta del contratto di
affitto del parcheggio di San Gabriele solo per
fare alcuni esempi.
Voce importante la rinegoziazione dei mututi
dalla quale l’ente ricava 500 mila euro che
hanno un vincolo di utilizzo e saranno destinati
ad opere pubbliche. Per quanto riguarda le
partecipate: eliminata la figura del Direttore
generale all’Agenzia per l’energia (oggi il
compito è svolto a costo zero da un funzionario
dell’ente); l’azzeramento dell’indenità da
presidente della Gran Sasso teramano, la
riduzione drastica dei compensi del collegio
sindacale e delle spese generali della società.
C’è la volontà, inoltre, di reinternalizzare una
serie di servizi (portierato, gestione sala
polifunzionale, vigilanza). “In alcuni casi si
tratta di voci di spesa quasi simboliche ma del
tutto incongrue sia con il periodo che stiamo
attraversando sia rispetto a obiettivi e
funzioni dell’ente, sia al taglio del 50% delle
spese di personale – chiarisce il Presidente –
in altri casi il vantaggio economico è
significativo e, naturalmente, ci aiuterà a far
quadrare i conti di un bilancio che al momento
non sappiamo bene come chiudere. Ma il lavoro di
spendig review è solo all’inizio”.
Un
segno della “presenza” dell’istituzione
Provincia, e dei suoi servizi al cittadino e
agli enti locali, viene data, in maniera
simbolica, da ieri sera, con l’illuminazione del
Palazzo di via Milli.
“Si accende grazie ai dirigenti dell’ente che
hanno pagato di tasca propria le luminarie
natalizie – spiega il Presidente – per
tutti noi, in un momento nel quale dovremo
necessariamente impegnarci di più a spiegare chi
siamo e cosa facciamo per la comunità, e in un
periodo di feste che per molti motivi non
dipendenti dalla nostra volontà rischia di
essere parecchio triste per tante famiglie,
questo vuole essere un gesto simbolico di buon
augurio per tutta la comunità teramana”. |