TERAMO,
11.2.2014 -
L’utilizzo
più razionale del patrimonio scolastico, le
risorse per adeguare e mettere in sicurezza gli
edifici, la manutenzione ordinaria e, infine, ma
non da ultimo, il nodo della gestione alla luce
della riforma Delrio: chi gestirà le scuole
superiori e con quali risorse visto che da oltre
un decennio non arrivano fondi?
Queste le domande poste dai rappresentanti della
Consulta degli studenti (rappresentata
all’incontro dal presidente Raimondo Morra e
Vincenzo Quaranta della commissione edilizia) al
presidente Catarra nel corso di un incontro che
si è svolto questa mattina in Provincia e che ha
visto la partecipazione di Daniela Magno,
dell’Ufficio scolastico provinciale,
dell’assessore provinciale Ezio Vannucci e del
dirigente del settore edilizia pubblica,
Piergiorgio Tittarelli.
La Consulta ha rappresentato problemi specifici
riguardanti alcuni Istituti e, più in generale,
ha chiesto di capire cosa si profila, alla luce
della Riforma Delrio, rispetto al nodo della
gestione e, quindi della programmazione degli
interventi e dei finanziamenti.
“Questioni fondamentali che sottolineano il
senso di responsabilità e consapevolezza di
questi studenti” ha dichiarato il presidente
Catarra che insieme all’assessore
Vannucci ha voluto rappresentare lo stato degli
interventi in atto: “Ma il quadro di contesto
è caratterizzato da un rilevante divario tra il
fabbisogno e le risorse disponibili e la
frammentazione degli interventi, in questi
ultimi anni, ha impedito sia un piano organico
connesso alla programmazione del dimensionamento
scolastico e all’offerta formativa, sia un piano
sistematico sulle manutenzioni”.
Ritenuta altamente opportuna, quindi,
l’iniziativa proposta dalla Consulta che vuole
organizzare un confronto pubblico, una tavola
rotonda, sui temi dell’edilizia scolastica,
della sicurezza e dell’adeguatezza delle
strutture invitando anche tutti gli attori che,
sulla base della riforma, potrebbero assumere il
ruolo oggi svolto dalla Provincia: i Comuni e la
Regione. Fissata anche la data: il 31 marzo.
“Daremo tutto il nostro supporto
all’iniziativa perchè anche le Province sono in
mezzo al guado e vi è il rischio di un lungo
periodo di vacatio amministrativa con una
pesante ricaduta negativa in particolare su
alcuni servizi come la gestione del patrimonio
scolastico” ha quindi concluso il
Presidente. |