TERAMO, 17.11.2014 -
Sottoscritto
stamattina al tavolo delle relazioni industriali
coordinato dal presidente Renzo DI Sabatino
l’accordo fra i sindacati e il gruppo Martelli
per la dismissione della lavanderia industriale
di Ancarano e la messa in mobilità di 80
lavoratori.
Ai dipendenti viene
accordato un incentivo all’esodo di 7.800 euro
lordi (per i lavoratori con contratto a tempo
pieno) e di 3.900 euro (per quelli in regime di
part-time) in tre rate a partire da dicembre; il
pagamento del TFR a carico dell’azienda in
cinque rate a partire da dicembre; il
trattamento di fine rapporto anche questo in 5
rate a partire da marzo. Naturalmente a tutti i
dipendenti licenziati spetterà il trattamento di
mobilità che può durare fino a quattro anni a
seconda dei casi.
Inoltre, il Gruppo
Martelli si è impegnato “alla ricollocazione
nella Penny Jeans del maggior numero possibile
di lavoratori provenienti dal bacino Martelli
Lavorazioni Tessili S.p.A., compatibilmente con
le prospettive di sviluppo ed eventualmente con
le specifiche iniziative della Regione Abruzzo
finalizzate alla formazione/riqualificazione del
personale”.
“In senso distensivo ed a
parziale accoglimento delle esortazioni di parte
sindacale – si legge nel verbale - ai lavoratori
che non si opporranno al provvedimento di
licenziamento e che saranno posti
in mobilità, l’azienda, a titolo di incentivo
all’esodo e transazione novativa, erogherà una
attribuzione patrimoniale, non contemplata dal
C.C.N.L. di riferimento, in aggiunta e ad
integrazione del T.F.R. e ad ogni altra somma
dovuta per legge…L'azienda, si impegna altresì a
verificare le singole posizioni contributive
e, laddove necessario, a sistemare, anche in
caso di saldo negativo, le eventuali differenze
ed ogni altro aspetto inerente il rapporto di
lavoro ivi compreso l'istituto delle ferie”.
“Una trattativa non facile
e comunque dolorosa visto che dobbiamo
certificare la chiusura di uno stabilimento
produttivo – ha commentato il Presidente alla
lettura dell’accordo – in questi giorni
abbiamo ragionato su come garantire ai
lavoratori un congruo periodo di autosufficienza
economica in maniera
da avere il tempo di reggere l’urto di questa
crisi e cercare, e ci auguriamo trovare, nuove
collocazioni lavorative. In questo senso, anche
con la disponibilità dell’azienda, abbiamo
trovato un accordo che alle condizioni date è
quello più vantaggioso per i dipendenti”. |