TERAMO,
21.1.2014 -
L’attenzione
della Polizia Stradale per reprimere le attività
illecite commesse da ditte di autotrasporto in
violazione della leale concorrenza tra imprese,
attraverso quotidiani controlli ai veicoli
commerciali.
Ancora una volta la Polizia Stradale è riuscita
a “smascherare” chi voleva falsare le
risultanze del cronotachigrafo manomettendolo
attraverso una centralina montata ad arte e
abilmente nascosta dietro al cruscotto che con
apposito telecomando è in grado di superare
illegalmente i tempi di guida e di riposo.
Il 17.01.2014
in Mosciano S. A. verso le ore 11,00, è stato
individuato un conducente di una ditta di
autotrasporto con sede legale in Vibo Valentia
che, nonostante marciasse su strada, sul foglio
di registrazione del cronotachigrafo non veniva
annotato nulla, come se il mezzo fosse fermo.
Ciò al fine di
dimostrare in caso di eventuali, successivi
controlli l’effettuazione del riposo prescritto
dalla legge che impone ai conducenti di mezzi
pesanti che nell’arco delle 24 ore sia
effettuato un tempo di riposo ininterrotto di 11
ore al giorno, che può
ridursi in 9 ore per non
più di 3 volte in 2 periodi interrotti dal
riposo settimanale.
Il citato
conducente è stato invece sorpreso a circolare
mentre risultava in riposo giornaliero.
Gli agenti
intervenuti hanno subito intuito che era stato
manomesso il cronotachigrafo accertando che
l’intero apparato era stato oggetto di
alterazione mediante aggiunta di una centralina,
rinvenuta smontando il cruscotto, attivata con
un telecomando. Pertanto si procedeva al
sequestro della centralina e del relativo
telecomando.
Si è proceduto
quindi al sequestro della centralina e del
relativo telecomando.
Nella
circostanza, a L. G. è stata contestata la
violazione di cui all’art. 179/9° del Codice
della Strada che prevede la sanzione di euro
1.682,00, dieci punti di decurtazione dalla
patente, sospensione della patente da 15 gg. a 3
mesi.
Lo stesso
conducente è stato deferito all’A.G. per l’art.
437 del c.p. per “rimozione od omissione dolosa
di cautele contro gli infortuni sul lavoro”.
Nella
successiva mattinata del 18 gennaio un altro
conducente ha cercato di raggirare il
controllo effettuato da altra pattuglia della
Polizia Stradale di Teramo in località Montorio,
fornendo false generalità.
A seguito delle
dichiarazioni contraddittorie il citato
conducente, residente a Montorio e di origini
rumene, veniva accompagnato in Questura per i
prescritti accertamenti attinenti alla identità,
al termine dei quali risultava in realtà essere
il fratello del nominativo fornito, privo di
patente di guida, fatti per i quali è stato
segnalato all’A.G. a cui si è aggiunto che
l’autovettura condotta era priva di
assicurazione e revisione.
Si è proceduto
al sequestro del veicolo, con contestazione
dell’art. 193
e dell’art. 80
co 14° del Codice della Strada. |