TERAMO,
2.7.2014 -
La notte del
18 maggio u.s. a Torino, a seguito di una
sparatoria in strada, rimaneva gravemente ferito
un giovane di colore di 24 anni. L’uomo,
immediatamente soccorso, presentava una ferita
d’arma da fuoco in zona clavicolare sinistra,
con proiettile ritenuto.
Identificato
per SECK Moussa, immediatamente
trasportato presso l’ospedale Molinette di
Torino, decedeva poco dopo verosimilmente a
causa di emorragia interna.
Secondo la
prima ricostruzione, avvalorata dalle
testimonianze raccolte e da alcuni filmati di un
impianto di videosorveglianza privato, si
sarebbe verificata un’aggressione ad alcuni
uomini di colore, verosimilmente dediti allo
spaccio di sostanze stupefacenti, da parte di un
gruppo di persone dell’est Europa, albanesi o
rumeni, a loro volta dediti allo sfruttamento
della prostituzione: la zona della sparatoria,
infatti, è interessata da entrambi i fenomeni
delittuosi.
Il gruppo
degli aggressori armati di mazze, coltelli e due
pistole, sarebbe giunto a bordo di tre
autovetture.
A conclusione
di un intensa attività investigativa la Squadra
Mobile di Torino a seguito di importanti
elementi acquisiti effettuava il fermo di
indiziato di delitto nei confronti degli
albanesi
ARAPI Altin
detto Chapi, classe 80, RROSHI Klaudio,
classe 79, e SULA Elis, classe 90.
Personale della Squadra Mobile di Teramo su
indicazione dei colleghi di Torino, a
conclusione di mirati servizi di osservazione e
pedinamenti, individuava un quarto albanese che
aveva partecipato all’agguato e che aveva
trovato rifugio presso alcuni parenti in
località Martinsicuro. L’uomo è stato
identificato per AVDUL Paolo, nato ad
Elbasan (Albania) di anni 21 e nella decorsa
giornata gli Agenti delle Squadre Mobili di
Teramo e Torino, facevano irruzione
nell’appartamento individuato, traendo in
arresto il cittadino albanese al quale veniva
così notificato il decreto di fermo emesso dalla
Procura della Repubblica torinese per
concorso in omicidio. |