TERAMO,
24.4.2014 -
Nelle ultime
settimane, questa Squadra Mobile, trasmetteva
alla locale Procura, a piu’ riprese, alcune
informative di reato a carico di D.F.G. di anni
42, originario di Montorio al Vomano,
domiciliato a Corropoli ma residente in Grecia,
responsabile di numerosi reati tra i quali
truffe on-line, sostituzione di persona ed
altro, ai danni di utenti della rete internet ed
esercenti del teramano. Gli accertamenti
esperiti rivelavano che l’indagato, usando false
generalita’, proponeva su siti quali e-bay e
subito.it, la vendita di tablet ed I-phone a
prezzi concorrenziali. Le vittime, tratte in
inganno dai costi ridotti indicati dal
truffatore, ricaricavano la cifra richiesta, su
carte poste pay di volta in volta indicate dal
sedicente venditore che, ricevuto il pagamento,
ometteva di consegnare il materiale promesso.
Quest’Ufficio trattava 12 querele in materia, in
alcuni casi pervenute da altri Presidii di
Polizia ove alcune delle vittime avevano
presentato l’iniziale denuncia. Le indagini
avviate, evidenziavano che le carte poste-pay
sulle quali gli ignari utenti eseguivano i
versamenti, erano intestate all’indagato. Nel
corso dell’attivita’ investigativa emergeva che
alcune utenze cellulari utilizzate durante le
trattative con i clienti, erano intestate a
soggetti estranei alla vicenda. I conseguenti
accertamenti rivelavano il modus operandi del
truffatore che, al fine di sviare gli
inquirenti, con pretesti di vario genere,
otteneva i documenti di identita’ di amici e
parenti inconsapevoli, con i quali attivava
schede sim utilizzate per i contatti con le
vittime delle truffe. In alcune circostanze i
documenti di identita’ acquisiti
fraudolentemente, venivano utilizzati
dall’indagato per accendere conti correnti
bancari all’insaputa del reale titolare onde
ottenere il rilascio di carnet di assegni
successivamente posti in circolazione per la
realizzazione di altre truffe ai danni di
commercianti ed esercenti del posto. In altri
casi le generalità altrui, artificiosamente
acquisite, venivano usate dal truffatore per
attivare contratti con la Telecom ed altri
gestori di servizi pubblici essenziali, a
seguito dei quali i reali intestatari,
all’oscuro di tutto, si vedevano recapitare
bollette per servizi mai fruiti. Di recente
questa Squadra Mobile otteneva dall’A.G.
procedente un decreto di perquisizione della
dimora dell’indagato, nel corso della quale
veniva sequestrato materiale concernente i reati
commessi nonche’ il computer contenente dati
riconducibili all’attività delittuosa. |