ROSETO
DEGLI ABRUZZI
(Te), 8.3.2014
- Mi spiace
dover tornare su certi argomenti, ma sono
costretto mio malgrado a rispondere alle sterili
polemiche sollevate dal segretario di Circolo
del Pd di Roseto, Marco Angelini, sui Consigli
di Quartiere.
Vorrei ribadire, ad onor del vero, che siamo
stati il primo comune in provincia di Teramo ad
istituirli e, dopo di noi, diverse
amministrazioni, anche guidate dal
centrosinistra. Pertanto, non deve essere stata
un'idea poi tanto peregrina! In più noi, a
differenza di alcune realtà molto vicine, li
abbiamo creati a “costo zero”, quindi se anche
si fosse trattato di un'idea sbagliata (ma così
non è), certamente nessuno ci ha rimesso un
euro.
Riguardo poi alla querelle della loro elezione
indiretta rispetto a quella diretta o a
suffragio universale vorrei ricordare che si
tratta di semplici organi consultivi, che non
hanno alcun potere decisionale, in più noi li
abbiamo creati (ribadisco a costo zero) subito
dopo la nostra elezione, quindi nel momento in
cui i rosetani ci avevano scelto e quindi
ritengo siamo stati più che legittimati a farlo.
Quello che però non riesco francamente a
comprendere è perché la minoranza li abbia
sempre snobbati e continui a farlo, cercando di
delegittimarli ogni volta con attacchi gratuiti
a mezzo stampa. Noi crediamo in questo utile
strumento di democrazia partecipata, i Consigli
ed i loro presidenti ci danno una grossa mano,
fungono da pungolo, ci portano a conoscenza dei
problemi del territorio e, in molti casi, come
quello inerente Montepagano e la sua antenna, ci
aiutano a risolverli!
Discorso simile quello relativo ai Nonni Vigili.
Mi chiedo cosa abbiano mai fatto di male queste
persone al Pd per essere da loro attaccati in
questo modo. Offrono un servizio utile, svolgono
un'azione importante che, senza di loro, il
Comune non potrebbe garantire, si tengono
occupati e si sentono utili al servizio della
città, ma per il Partito Democratico sono un
qualcosa di “oscuro, da distruggere”.
Per concludere vorrei replicare al giovane
Angelini, che si rivolge al Sindaco con toni
poco adatti ad un esponente di una costumata
opposizione politica di centro sinistra, che
dovrebbe valutare egli stesso, non il ricordo
che il sottoscritto ha molto vivo, ma più
propriamente il ritorno sui banchi di scuola.
Capirebbe così, grazie ad uno studio più
approfondito che insultare i comitati di
quartiere equivale ad insultare i cittadini che
ne fanno parte. Inoltre forse, riuscirebbe ad
uscire da una certa visione infantile circa
l’amministrazione di una cittadina, e
smetterebbe di preoccuparsi di chi sia stato il
primo a mettere in pratica forme di buon governo
e chi abbia copiato chi, cominciando a dialogare
di questioni sostanziali nelle sedi preposte e
non lanciando vuoti slogan basati sul “sentito
dire”.
Il sindaco di
Roseto degli Abruzzi
Enio Pavone |