ROSETO
DEGLI ABRUZZI
(Te), 3.9.2014
-La
Giunta Comunale di
Roseto degli Abruzzi,
con apposita delibera n. 82 avente per oggetto
“Atto di indirizzo in materia di servizi
sociali”, ha deciso di dare ufficialmente
mandato agli Uffici comunali affinché non venga
applicata la riduzione del 5% dei contratti in
essere ai servizi di natura sociosanitaria ed
assistenziale. Questa decisione è stata presa,
come si legge nella delibera in oggetto, anche
in considerazione della notevole incidenza dei
costi del personale e dei costi fissi in genere
nei servizi erogati.
“Abbiamo
ravvisato l’esigenza di evitare che la riduzione
prevista dall’ex articolo 8 comma 8, D.L.
24/04/2014, n. 66 convertito con modificazioni
dalla legge 23/06/2014, n. 89, si traducesse in
una inevitabile riduzione anche della quantità e
della qualità di servizi che, ricordiamo, sono
essenziali e spesso destinati alle fasce più
deboli della popolazione, oltre al rischio di
una perdita di posti di lavoro nel settore dei
Servizi Sociali” sottolinea il primo
cittadino di Roseto degli Abruzzi, Enio
Pavone. “Per
questo motivo la Giunta, con una mossa di grande
sensibilità ed attenzione al sociale, ha
ritenuto di fornire un atto di indirizzo
affinché la riduzione del 5% non si applichi ai
servizi di natura sociosanitaria ed
assistenziale”.
“Si tratta
di un importante risultato che dimostra, ancora
una volta, la grande attenzione della nostra
Amministrazione nei confronti del sociale”
dichiara l’assessore alle politiche sociali,
Alessandro Recchiuti
(nella foto).
“Abbiamo ascoltato il “grido d’allarme”
lanciatoci dalle Cooperative e abbiamo deciso di
intervenire, consci dell’importanza strategica
che questi servizi rivestono per una fascia
importante della popolazione e del fatto che
eventuali tagli avrebbero causato enormi disagi
per i cittadini e per i lavoratori del settore.
Voglio
ringraziare il Sindaco, i colleghi della Giunta,
i Dirigenti e gli Uffici comunali che hanno
capito e compreso come la preoccupazione che
avevo evidenziato nei giorni scorsi non era
frutto di un disaccordo con la struttura
comunale, ma la necessità di rimarcare come un
settore così delicato non potesse essere
investito della scure che il Governo, in maniera
insensata, aveva deciso di applicare a tutti i
settori. Per questo ritengo che l’atto di
indirizzo che abbiamo deliberato rivesta un’importanza
non solo locale,
ma oserei dire di carattere nazionale, in quanto
ciò che doveva essere fatto a livello centrale
(analisi dei settori ove intervenire e ridurre i
costi) è stato fatto, con grande sensibilità,
dalla nostra Amministrazione”. |