ROSETO
DEGLI ABRUZZI
(Te), 23.4.2014
-
Si è tenuto questa mattina, presso la Sala
Giunta del Comune di Roseto degli Abruzzi, alla
presenza della Giunta comunale e dei Consiglieri
di maggioranza, un incontro specifico sulle
questioni urbanistiche che ha visto la
partecipazione del professor Roberto
Mascarucci, ordinario di Urbanistica
dell’Università “G. D’Annunzio” di
Pescara-Chieti e consulente dell’amministrazione
per la nuova pianificazione, che è servito ad
illustrare le linee guida messe in campo per
l’approvazione della nuova visione strategica
generale in sostituzione della precedente.
“Abbiamo avanzato una proposta metodologica
di variante al Prg che prevede la rivisitazione
dello stesso in chiave strategica a partire
dallo schema strutturale approvato con delibera
n. 11 del 2004”
conferma il primo cittadino di Roseto degli
Abruzzi, Enio Pavone. “Ci siamo
posti anche l’obiettivo di una rivisitazione
della normativa tecnica attuativa (NTA): tre
anni per una città ideale è l’impegno che
abbiamo assunto davanti ai cittadini e che
siamo, ancora una volta, molto vicino ad onorare”.
Difatti, una volta terminate le analisi
preliminari, verrà portato all’attenzione del
Consiglio Comunale il nuovo documento
strategico e saranno così affrontate le
tematiche più urgenti e di maggiore interesse
per lo sviluppo urbanistico della città. Tra
queste, particolare attenzione, sarà riservata
alla nuova disciplina per le aree a vincolo
decadute; alla revisione della normativa
tecnica attuativa (NTA) ed ai Piani di
Recupero.
“Si tratta di strumenti urbanistici
fondamentali per Roseto degli Abruzzi,
infatti la Variante al Prg fu approvata nel
corso di una vera e propria maratona consiliare,
alla scadenza del precedente mandato, da una
maggioranza monocolore targata PD che aveva
governato la città negli ultimi tre anni della
precedente consiliatura, il tutto nella totale
assenza di confronto e dibattito politico –
sottolinea il sindaco Enio Pavone –
per questo motivo avevamo annunciato, sin dalla
nostra campagna elettorale, che se eletti
avremmo ritirato queste delibere di adozione e,
ancora una volta, abbiamo mantenuto la parola
data”.
Con il ritiro del Piano l’attuale maggioranza
apre di fatto alla possibilità di ridiscutere,
in maniera condivisa e democratica, le decisioni
programmatiche sul piano amministrativo
urbanistico che interessano tutta la città e le
sue frazioni. “Gli strumenti urbanistici
statici non sono più adeguati alle dinamiche di
sviluppo del territorio e occorrono nuovi
approcci di natura compartecipativa, anche alla
luce di un nuovo rapporto tra il pubblico e il
privato” chiosa, con forza, il primo
cittadino Enio Pavone. |