TERAMO, 12.5.2014 -
Mercoledì 14 maggio, alle ore
17,45,
nei
locali della Sala di Lettura “Prospettiva
Persona” proseguono gli incontri del Salotto
Culturale (Fondazione Tercas e Diocesi di
Teramo) con il ciclo
Do Re Mi Incursioni
nel mondo dei compositori: Omaggio a Claudio
Abbado
a cura di
Benedetto di Curzio.
L’incontro farà perno
sulla “Sinfonia n.
7” di A. Bruckner
(1824-1896).
La cittadinanza è
invitata
Approfondimento
Anton Bruckner
(1824-1896) rappresenta una figura molto
particolare nell’ambito della musica
dell’Ottocento.
Le sue origini
contadine e il suo carattere timido lo tennero
lontano dagli ambienti che contavano per cui,
noto in tutta Europa per le sue eccezionali
esibizioni organistiche, fece non poca fatica ad
imporsi come compositore.
Approdò tardi agli studi musicali, tanto che la
prima delle sue 11 sinfonie (nove
contraddistinte da un numero d’opera e due
senza, catalogate come
“zero”
e
“doppio zero”),
risale al 1864 ed ognuna di quelle “ufficiali”
presenta almeno un paio di versioni, causate da
una totale insicurezza che lo portava spesso a
modifiche e rimaneggiamenti.
La
sua fama come compositore ebbe inizio a Lipsia
nel 1884, quando la “prima” della
Sinfonia n. 7,
diretta da Arthur Nikisch, conobbe
un’accoglienza trionfale da parte del pubblico e
costrinse i critici, che fino ad allora avevano
colpevolmente ignorato Bruckner, a occuparsi
della sua musica.
Da quel momento l’autore
austriaco fu considerato, dai sostenitori di
Wagner,
il suo erede naturale e contrapposto a
Brahms.
Ne nacque un’accesa
e lunga polemica, dalla quale Bruckner si tenne
sempre alla larga, pur non nascondendo una sorta
di venerazione per Wagner.
Liberamente tratto
da
http://guide.supereva.it/critica_di_musica_classica/
interventi/2008/02/321638.shtml |