GIULIANOVA,
23.2.2014 - Da Walter Squeo, di Federpesca Abruzzo, riceviamo e pubblichiamo:
Mentre l’Area Marina Protetta del Cerrano si
adopera per la tutela dell’ uccello Fratino,
Walter Squeo della Federpesca avvia un nuovo
esposto alla Procura della Repubblica, in quanto
i nostri fiumi versano in uno stato penoso di
abbandono. Infatti il Tordino, che parte pulito
alla sorgente, arriva alla foce putrido,
puzzolente e pieno di schiuma ,come anche alcuni
passanti di Giulianova hanno testimoniato troppa
incuria per i nostri fiumi e sanzioni veramente
pesanti a chi inquina. Ma utti i corsi d acqua,
compreso il Vibrata, che raccoglie gli scarichi
di parecchie lavanderie, sono usuali a
frequenti episodi di fuoriuscite di acque strane
e colorate. Ora, grazie a una politica
antilavoro e di finta tutela ambientale, le
vongolare sono ferme in attesa che il novellame
che è presente in mare diventi idoneo al
commercio. Tuttavia, se non si fa una giusta
politica di protezione del mare, tutelando i
fiumi in modo corretto, si rischia che quel
novellame avrà vita breve e non diventerà mai
maturo. Se si guarda in riva al mare, vicino al
fiume Tordino, si notano montagne di rifiuti che
il povero mare tenta di “sputare”…Ma quale
Fratino - ci si chiede - se poi i fiumi sono
devastati? E come testimonia un comandante da
pesca, Filippo Mattiucci e altra gente di mare,
da tre fino a sei miglia in mare è praticamente
impossibile pescare per la grande quantità di
immondizia ed alberi presenti nel fondale:
oggetti come scarpe, buste, passeggini ed altro
che danneggiano le reti e non permettono di
pescare in modo redditizio. C’è chi,
addirittura, ha dovuto imbarcare una motosega
per districare le reti dagli alberi. Ora credo
sia chiaro che siamo in presenza di una politica
ambientale errata e che toglie lavoro ai
pescatori. |