PESCARA,
30.6.2014 -
Dalla
campagna di monitoraggio
dell’inquinamento elettromagnetico
che l’ARTA ha effettuato nelle scuole d’infanzia
abruzzesi come azione inserita tra gli
“obiettivi strategici 2013” non risultano
radiazioni nocive nei quasi duecento siti
scolastici esaminati.
L’indagine ha interessato
tra giugno 2013 e gennaio 2014
i
17 comuni della regione con
popolazione superiore ai 15mila abitanti:
sulla base della legge regionale 45/2004, che
affida all’Agenzia le attività di monitoraggio e
controllo delle sorgenti di campo
elettromagnetico sul territorio abruzzese, i
tecnici dei quattro Distretti provinciali hanno
eseguito
518 misurazioni
in
196 istituti d’infanzia, compresi
gli asili nido,
scelti casualmente per un fornire un campione
rappresentativo utile ad assicurare un valido
screening conoscitivo.
La campagna, fortemente voluta
dalla Direzione dell’ARTA, è stata riproposta
tra le attività strategiche dell’anno in corso
con una maggiore capillarità.
Ma vediamo i risultati delle
rilevazioni nel dettaglio. Nella
provincia di Pescara
il monitoraggio ha interessato il 40% delle
scuole (30 sulle 75 di Pescara, Montesilvano e
Spoltore), nel
Teramano
il 64% (31 sulle 48 di Giulianova, Martinsicuro,
Roseto degli Abruzzi, Silvi e Teramo), nel
Chietino
il 46% (46 sulle 99 di Chieti, Francavilla,
Lanciano, Ortona, San Salvo e Vasto) e nel
territorio aquilano
l’83% (50 sulle 60 di Avezzano, L’Aquila e
Sulmona). Il Distretto provinciale di L’Aquila
ha allargato il campione anche a 29 scuole
primarie degli stessi comuni, il 90% delle 32
presenti.
Tutti i valori massimi di campo
elettrico riscontrati per ciascuna scuola sono
al di sotto dei 6 volt per metro,
ossia del “Valore di attenzione” e
dell’Obiettivo di qualità indicati dalla Legge
quadro nazionale 36/2001 sulla protezione dalle
esposizioni a campi elettrici, magnetici ed
elettromagnetici e dal Decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri del 08/07/2003.
In particolare, nelle province di
Chieti e Teramo il 100% del campione di scuole
monitorate ha valori di campo elettrico
inferiori a 0,3 volt per metro, che è il limite
rilevabile dalla sensibilità strumentale; nel
Pescarese risulta sotto questo valore il 97%
degli edifici scolastici esaminati, con un solo
picco prossimo ai 2 volt per metro (inferiore ai
citati limiti di legge) misurato all’interno
della scuola materna “L. Lionni” di via Largo
della Chiesa in località San Silvestro, dove è
ubicato un importante sito tecnologico per le
trasmissioni radiotelevisive; infine, nella
provincia di L’Aquila il 78% dei plessi
scolastici oggetto d’indagine presenta valori
sotto la soglia di sensibilità strumentale, con
valori massimi di campo elettrico pari a circa 1
volt per metro (inferiori comunque ai limiti di
legge menzionati) rinvenuti all’Istituto “G.
Mazzini – E. Fermi” di Avezzano, in via Saragat,
e nella scuola d’infanzia “C. Collodi” in via
Aldo Moro a L’Aquila.
Va detto, prima di concludere,
che il Valore di Attenzione e l’Obiettivo di
Qualità di 6 volt per metro fissati dalla
normativa italiana sono ritenuti tra quelli più
cautelativi del mondo in quanto nella loro
determinazione si è osservato per la prima volta
in materia il “principio
di precauzione”:
anche in assenza di qualsiasi prova documentale
di nocività per l’esposizione a determinate dosi
di radiazioni non ionizzanti, per la tutela
della salute umana si fa riferimento al valore
limite associato al massimo possibile della
cautela. |