PESCARA,
17.11.2014 -
Sono stati presentati questa mattina presso la
Provincia di Pescara i primi risultati del
monitoraggio dell’inquinamento diffuso
realizzato dall’Arta Abruzzo tra il 2009 e il
2011 nei fondovalle alluvionali dei fiumi
compresi tra il Tronto e il Trigno.
L’evento, organizzato dal Servizio Gestione
Rifiuti della Regione Abruzzo in collaborazione
con l’Agenzia regionale per la tutela
dell’ambiente e con il patrocinio
dell’Amministrazione Provinciale, è stato
introdotto dall’assessore regionale
all’Ambiente, Mario Mazzocca, dal
Direttore generale dell’Arta, Mario Amicone,
e dal Presidente della Provincia di Pescara,
Antonio Di Marco.
Il progetto dell’inquinamento diffuso, frutto di
una convenzione tra la Regione e l’Arta, ha
permesso di individuare le aree sottoposte a
contaminazione diffusa (con sorgenti di
inquinamento molteplici e distribuita su un’area
vasta) dei principali acquiferi alluvionali dei
fiumi Tronto, Vibrata, Salinello, Tordino,
Vomano, Saline, Pescara, Alento, Foro, Sangro,
Sinello, Osento e Trigno.
Concordi l’assessore Mazzocca e il Direttore
dell’Arta Amicone nel sottolineare l’importanza
dello studio per pianificare al meglio il
ripristino ambientale delle aree regionali
interessate dall’inquinamento e, assicurando la
propria collaborazione, il Presidente della
Provincia Di Marco ha annunciato che intende
avviare una fase di approfondimenti preventivi,
per evitare di intervenire sempre ad emergenze
ambientali in atto.
“Il senso dell’incontro – ha spiegato
Franco Gerardini, dirigente del settore
rifiuti della Regione – è far conoscere al
pubblico la prima fase del lavoro, che è parte
integrante del Programma regionale delle
bonifiche, a sua volta allegato al Piano
regionale rifiuti. Entro un anno la relazione
riassuntiva sulle province di Chieti, Pescara e
Teramo, oggetto del monitoraggio biennale, verrà
pubblicata on line. Nel frattempo, abbiamo
chiesto ad Arta di trasferire i dati su una
piattaforma informatica GIS, che ne permette la
visualizzazione con i riferimenti geografici, e
di trasmetterci una stima dei costi necessari
per l’ampliamento dell’indagine al territorio
aquilano”.
I tecnici dell’Arta hanno descritto i contenuti
del progetto e i primi risultati disponibili,
evidenziando fenomeni di contaminazione
diffusa da manganese nella stragrande
maggioranza dei fondovalle investigati, della
presenza di solfati soprattutto nelle
pianure alluvionali di Tronto, Sinello e Trigno,
e di ferro nel fondovalle Tronto.
Concentrazioni elevate di nitrati si
registrano, invece, nei fondovalle dei fiumi
Vibrata, Vomano, Tordino e Foro. La presenza di
tali sostanze nelle falde può essere dovuta a
cause naturali, antropiche o entrambe.
Sono stati inoltre illustrati gli aspetti
tecnici dell’analisi statistica dei dati per la
determinazione dei valori di fondo degli
inquinanti in ciascun fondovalle.
“Non siamo ancora entrati nella fase
esecutiva del lavoro – ha precisato
Gerardini concludendo l'incontro – Appena
saranno approvati tutti gli atti necessari per i
successivi interventi, approfondiremo caso
per caso”. |