PESCARA,
10.6.2014 -
Dal
Coordinamento Abruzzese Mobilità Sostenibile
riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata al
Ministro del Turismo Dario Franceschini, al
Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, al
Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e al
Governatore Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso
per la realizzazione della Rete ciclabile
nazionale Bicitalia e sulla Legge Nazionale
Mobilità Ciclistica:
Gent.mi Ministri,
l’Italia è l’unico paese europeo che
non si è ancora dotato di una rete ciclabile
nazionale a differenza di Germania, Danimarca,
Francia, Inghilterra, Spagna, Olanda, Belgio
dove invece i ciclisti possono usufruire di
migliaia di chilometri di percorsi segnalati,
cartografati, numerati e messi in rete con la
dignità pari alle altre reti infrastrutturali
trasportistiche, utilizzabili sia per il turismo
che per gli spostamenti quotidiani.
Sempre più urgente appare la necessità
di dotare anche il nostro paese di tale rete per
le sue evidenti ricadute in termini di
promozione del turismo in bicicletta, che
sta vivendo in Europa un autentico boom, e per
le ricadute in termini di qualità ambientale
e di sviluppo di aree e valli
periferiche.
Tale rete è, attualmente,
costituita dalla proposta Bicitalia (www.bicitalia.org),
rete di percorsi ciclabili che attraversa tutta
la penisola, collegandosi con i grandi itinerari
europei della rete Eurovelo (www.eurovelo.org).
Perché realizzare la rete Bicitalia?
1. Perché moltissimi paesi europei hanno una
rete ciclabile nazionale, collegata con gli
itinerari Eurovelo, che potrebbe avere una
continuità nel nostro paese;
2. perché l’Italia deve conquistarsi l’immagine
di paese Bicycle Friendly, con le
conseguenti positive ricadute in termini
turistici;
3. perché una rete ciclabile, adatta ad una
percorrenza “lenta”, ha la stessa dignità delle
altre reti trasportistiche (strade, ferrovie,
autostrade ecc), risultando, in alcuni casi,
addirittura più efficiente ed utile per il
trasporto urbano ed extraurbano di media e corta
distanza;
4. per arrestare l’emorragia di turisti ciclisti
stranieri che non vengono più in Italia (a
fronte dei turisti italiani che vanno in centro
Europa a pedalare) incrementando una forma di
turismo che, in Europa, produce 44 miliardi di
euro di indotto (fonte Parlamento Europeo);
5. perché è opportuno che i grandi fiumi
italiani (il Po, l’Arno, il Tevere, il Volturno,
ecc.) diventino percorribili, sulle sponde, in
bicicletta, come il Danubio, il Reno, l’Elba, la
Drava, oltre ad Adige e Isarco già oggi bene
percorribili in sella alla due ruote a pedali;
6. perché il nostro paese ha bisogno di lunghi
corridoi liberi da traffico automobilistico per
sviluppare una mobilità sostenibile;
7. perché il turismo in bicicletta e l'uso
quotidiano delle due ruote potrebbe sostenere
economie di aree periferiche altrimenti
condannate ad essere abbandonate dai loro
abitanti;
8. perché Bicitalia è parte della rete ciclabile
europea EuroVelo;
9. perché la rete è stata prevista nella
Delibera CIPE del Febbraio 2001, n. 1 relativa
al “Piano generale dei trasporti e della
logistica” che IMPEGNA il Ministero dei
Trasporti:
- a sviluppare e a sottoporre a questo Comitato
un apposito studio sulla fattibilità di una rete
di percorribilità ciclistica nazionale,
finalizzata principalmente all’incentivazione di
forme di turismo sostenibile, con particolare
riguardo alle zone ad elevata naturalità,
definendone le relazioni con le altre reti e
servizi di trasporto, le modalità di
integrazione, i costi e le modalità di gestione;
- costituire un Gruppo di Lavoro nazionale sulla
Mobilità Ciclistica.
Per quanto sopra il Coordinamento
Abruzzese Mobilità Sostenibile chiede ai
Ministeri delle infrastrutture, del Turismo e
dell’Ambiente, di farsi parte attiva per un
urgente provvedimento normativo che istituisca
un comitato di gestione e una linea di
finanziamento per il progetto Bicitalia da
realizzarsi secondo le linee guida già proposte
da FIAB, Federazione Italiana Amici della
Bicicletta, in esecuzione della citata delibera
CIPE.
Chiede, inoltre, una veloce
predisposizione di apposito provvedimento di
legge sulla mobilità ciclistica, che preveda
modifiche al codice della strada in favore dello
sviluppo dell'uso della bicicletta, sia in
ambito urbano che extraurbano, favorendo
l'intermodalità con il trasporto pubblico locale
(bus, metro, treno, ecc.) e la pianificazione
urbana in funzione del traffico ciclistico e
pedonale.
Si evidenzia la necessità di inserire,
all'interno della programmazione di competenza
nazionale dei finanziamenti europei per il
settennato 2014/2020, apposite linee di
finanziamento per la mobilità ciclistica e il
turismo in bicicletta.
Al Governatore della Regione Abruzzo,
che legge per conoscenza, si chiede di portare
tali tematiche all'attenzione del comitato
Stato/Regioni, aprendo un tavolo con le
associazioni abruzzesi per lo sviluppo di
politiche a favore dell'utilizzo della
bicicletta. A breve il CAMS invierà una nota
alla Regione con riportate tutte le richieste e
le proposte per far diventare l'Abruzzo una
regione a misura di bicicletta. |