PESCARA,
8.5.2014 -
Nella bottega pescarese di Esmeralda Campi ed
Emilio Polci, situata a Pescara Porta Nuova in
via Conte di Ruvo, la produzione della
coroplastica devozionale era destinata,
soprattutto, alla realizzazione di statuette di
San Cetteo e della Madonna dei Sette Dolori.
Santi e madonne, nonché statuine da presepe e
fischietti antropomorfi si foggiavano con stampi
di gesso a due valve. A mano, invece, si
modellavano fiori tridimensionali per lampadari
o per corbelline e mazzolini per acquasantiere.
Della coroplastica prodotta a Pescara nella
bottega Campi-Polci posseggo due statuette di
San Cetteo, e due della Madonna dei Sette
Dolori nonché alcuni fischietti, opere
recuperate in diversi mercatini.
Ricordavo bene le produzioni plastiche della
nota bottega di via Conte di Ruvo avendole
viste, intorno al 1955, sia in fase di
realizzazione sia finite.
A datare dal 1955 sono stato diverse volte nel
laboratorio Polci-Campi per proporre un corso
di formazione professionale, avendo cominciato
la mia carriera di insegnante a Vietri sul mare,
con un corso di formazione sulla storia della
ceramica.
Nel timore di non ricordare bene la provenienza
delle opere recuperate, avendo visto
coroplastica similare nelle botteghe di Rapino e
di Loreto Aprutino, ho fatto espertizzare dal
prof. Restituto Ciglia le statuette della mia
collezione, perché il prof. Ciglia, da giovane,
aveva abitato nelle vicinanze di via Conte di
Ruvo e conosciuto, tramite il padre litografo,
entrambi i ceramisti titolari della bottega e le
loro produzioni.
Il collega Ciglia ha confermato la paternità
delle statuette e mi ha rilasciato una
dichiarazione scritta di proprio pugno
sull'autenticità delle opere esaminate. Su tutti
i generi di figulina recuperata si riscontra
un garbato tono di manodopera artigiana.
|