PESCARA,
20.2.2014 -
Dal Prof. Vito Giovannelli, docente ed esperto
di Artigianato Artistico Abruzzese, riceviamo e
pubblichiamo un interessante articolo sul
glittico vastese Francesco D'Andrea, medaglista
alla Zecca Reale di Napoli:
Il laboratorio di "pietre dure" di Napoli fu
istituito da Carlo di Borbone nel 1738.
Successivamente, la stessa struttura situata nel
rione di San Carlo alle Mortelle (Cfr. Rosmina
Colucci, Bollettino del circolo
numismatico napoletano, A. XXII, n° 1-2,
1941 ) prese il nome di zecca reale.
Nel 1829 re Ferdinando II nominò il
glittico Filippo Rega (nato a Chieti il 26
agosto del1761) direttore della zecca
reale, carica che il maestro chietino tenne fino
alla sua morte avvenuta il 7 dicembre del 1833.
Con la scomparsa di Rega il glittico e
medaglista Francesco D'Andrea di Vasto, suo
allievo, assunse, nella stessa struttura, il
ruolo di primo incisore (Cfr. Francesco Di Rauso,
Gli storici bollettini del circolo numismatico
napoletano).
Su Francesco D'Andrea le fonti storiche
tacciono. Gli unici studiosi a darne notizia,
per quanto io sappia, sono Vincenzo Bindi
(Cfr. Artisti Abruzzesi, repertori di
Bio-bibliografia Italiana n° 12, Bologna,
Forni, 1970, ristampa anastatica dell'edizione
di Napoli del 1883, ad vocem ) e Loriana Tazzi
(Cfr. Gente D'Abruzzo, Dizionario Biografico,
Castelli, Andromeda, 2007, volume ottavo, ad
vocem).
Del D'Andrea Vincenzo Bindi scrive: "D'Andrea di
Vasto (XIX secolo). Fu incisore valentissimo.
Tenne il posto di primo incisore nella regia
zecca (di Napoli) e perpetuò le belle tradizioni
lasciate in questa nobilissima arte da due sommi
abruzzesi, Santarelli e Rega, noti a tutta
Europa".
Del D'Andrea Loriana Tazzi scrive: " Nella
scuola d'intaglio su pietre dure si formarono
diversi incisori tra cui Francesco D'Andrea, che
per il suo attaccamento al maestro è chiamato
Francesco Rega e indicato con il nome di
Ciccillo (esegue una medaglia coniata nel 1825
che riporta i busti dei sovrani delle due
Sicilie, Francesco I e Isabella)".
Se si considera che a quei tempi non c'era la
provincia pescarese e che Manoppello era in
provincia di Chieti, si può affermare che i più
grandi glittici abruzzesi (Santarelli, Rega e
D'Andrea) erano tutti della provincia chietina. |