PESCARA, 28.1.2014 -
Una notte
speciale quella di giovedì 30 gennaio presso il
jazz club Kabala di Pescara.
Gli “Old five swingers”
(consueta
formula della cena-concerto,
ore 20.45 presso il Caffè
Letterario in via delle Caserme, ingresso
riservato ai soci, info e prenotazioni 085
64243;
347 2410622;
393 3327289) hanno tantissime affascinati storie
in musica da raccontare.
Sul palco ci
saranno Silvano D’Auria pianoforte e voce; Bruno
Massetti, voce, fisarmonica e vibrafono;
Marcello Massetti al sax tenore; Sergio D’Auria,
basso elettrico, vibrafono e voce; Enrico Luzi
alla batteria.
Ma mandiamo
per un attimo indietro il nastro dei ricordi, ci
sono cinque ragazzi che, negli anni cinquanta e
sessanta, girano con tutto l’entusiasmo della
loro età e della loro musica nei night club e
nei dancing di mezza Europa. Sono notti
frenetiche tra Torino, Milano, Genova e poi la
Svizzera la Germania, si spingono addirittura in
Finlandia e Tunisia.
“Si
suonava tutte le sere, ma dico proprio tutte, e
nono sono esagerato, c’erano dei momenti in cui
pregavi che in qualche festività alcune serate
saltassero”.
A parlare è
un componente degli Old Five Swingers ma anche
un pezzo della musica italiana come pianista,
compositore, arrangiatore e protagonista
dell’industria discografica, a cavallo tra i 70
e gli 80: Silvano D’Auria.
“Sono
arrivato in Rca nei primi anni settanta, nel 72
per la precisione, subito tante soddisfazioni,
ho prodotto il primo album Mu, di un certo
Richard Cocciante, così si chiamava allora, non
era ancora Riccardo, l’anno dopo grazie ad un
provino ho scoperto Mango e di lì è iniziata una
straordinaria collaborazione. Ricordo
particolarmente il brano Se Mi Sfiori, ne
composi la musica ed il pezzo fu cantato in
seguito anche da Mia Martini. Poi nel 77’ mi
sono trasferito a Milano, chiamato dalla Numero
Uno, l’etichetta di Mogol e Battisti, come
direttore artistico ho dei ricordi bellissimi
con Lucio, la, Pfm, Bruno Lauzi il vostro
corregionale Ivan Graziani e tanti altri”.
Un aneddoto a
questo punto è d’obbligo “Ce ne sarebbero
troppi, però ricordo con simpatia una
telefonata, l’anno non lo ricordo di preciso, mi
chiama Franco Gallinari capo della promozione
Rca e mi chiede di andare a prendere
un’americana, dicendomi pure, guarda che è un
po' capricciosa, da noi ancora è conosciuta ma è
davvero brava. Non che avessi tutta questa
voglia quella mattina ed allora mandai in
aeroporto il mio vice a prenderla. Il nome di
quell’artista è Madonna”.
Ma torniamo
al concerto del Kabala, perchè dopo oltre 50
anni l’eco di quel “dancing cheek to cheek”
rimane ancora forte e vivo ed eccoli di nuovo
con gli strumenti al seguito, entusiasmo ed
energia inalterati. C’è ancora da suonare, da
far ballare, da stupire. Tant’è che anche la Rai
si accorge di loro e li chiama sul secondo
canale, non più di un mese fa, per animare la
trasmissione “I Fatti Vostri”.
“E’ ricominciato tutto per caso -
dice il
vibrafonista Bruno Massetti
-, durante un matrimonio di un amico in comune
sei anni fa, è bastato un attimo, abbiamo
scoperto che ci accomunava ancora la voglia di
suonare e divertirci, è strano che da vecchietti
siamo tornati, ma siamo felici ed a quanto pare
la cosa piace dato che, in questi anni, da
Palermo a Bolzano abbiamo suonato praticamente
dovunque”.
A sentirli
suonare e raccontare si comprende immediatamente
che di “old” c’è ben poco, una grande
originalità negli arrangiamenti unita ad una
contagiosa energia.
Swing rimane
la parola d’ordine, non mancheranno però grandi
brani della tradizione italiana ed
internazionale.
“O’ sole mio”
perchè no, ma anche “Quando, quando, quando”,
“Ma l’Amore no”, “La vie en rose”, “C’est ci
bon”, “Summertime”. |