L’AQUILA, 22.10.2014 –
Via libera al ricorso della Regione
Abruzzo per bloccare l’attività di stoccaggio di
gas naturale nelle località di Poggiofiorito (CH)
e di San Benedetto del Tronto (AP) grazie alle
risoluzioni presentate dal Consigliere regionale
del M5S, Riccardo Mercante. Con deliberazione
n. 657 del 14 ottobre scorso, infatti, la Giunta
regionale, in accoglimento delle istanze
avanzate da Mercante, ha autorizzato
l’impugnativa davanti al TAR avverso il Decreto
del Ministero dell’Ambiente del 19 giugno 2014
con il quale è stata dichiarata la compatibilità
ambientale del progetto di stoccaggio del gas
naturale nel territorio chietino. Riguardo,
invece, al giacimento di San Benedetto del
Tronto la Regione Abruzzo proporrà, in base alla
propria competenza, un intervento ad adiuvandum
nei confronti del ricorso presentato da alcuni
Comuni marchigiani, soggetti legittimati in via
principale.
“Sono molto
soddisfatto dei risultati raggiunti – ha
commentato sul punto il Consigliere Mercante.
Subito dopo
l’emanazione dei decreti autorizzativi per lo
sfruttamento dei giacimenti di Poggio Fiorito e
di San Benedetto del Tronto, adottati entrambi a
fine giugno, mi sono messo al lavoro,
accogliendo le giuste istanze di cittadini e di
associazioni ambientaliste. Gli stabilimenti
siti nelle località di Poggio Fiorito e nel
quartiere Agraria di Porto d’Ascoli
rappresentano, infatti, un grave pericolo per la
salute e la sicurezza della popolazione
abruzzese: il primo ubicato nelle immediate
vicinanze della città di Chieti e di oltre venti
comuni della provincia teatina; il secondo posto
lungo il confine tra la Regione Marche e la
Regione Abruzzo, all’interno di un’area,
comprensiva dei Comuni della Val Vibrata e di
numerosi Comuni della costa adriatica quali
Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto,
Giulianova etc., ad elevata densità abitativa.
Senza dimenticare, poi, i danni che l’attività
di stoccaggio del gas naturale potrebbe arrecare
all’ambiente in conseguenza dell’inquinamento
prodotto dagli impianti e, conseguentemente,
alla economia dei territori interessati,
caratterizzati, da sempre, da una spiccata
vocazione agricola e turistica.
Ritengo
assolutamente necessario – ha continuato il
Consigliere – porre al primo posto le
esigenze di tutela del territorio e dei
cittadini abruzzesi costretti a subire, anche
alla luce degli ultimi interventi normativi da
parte dello Stato, le conseguenze nefaste di
provvedimenti che non hanno altro fine se non
quello di avvantaggiare le grandi multinazionali
degli idrocarburi.
Di certo non è
stato semplice giungere a questo risultato. Ho
dovuto, infatti, inoltrare, nonostante
l’approvazione all’unanimità, negli ultimi
giorni del mese di luglio, delle due risoluzioni
e la piena condivisione da parte dell’assemblea
consiliare, diversi solleciti e richieste per
fare in modo che venisse attivata la procedura
giudiziaria e venisse dato seguito ai due
provvedimenti politici scongiurando, in tal
modo, il rischio che essi rimanessero lettera
morta. Ritengo, ed i provvedimenti di
impugnativa giurisdizionale della Regione
Abruzzo nei confronti dei decreti ministeriali
ne sono la prova, che attraverso un costante e
serio impegno sia possibile riuscire a
raggiungere risultati concreti ed importanti
come quelli appena ottenuti.
Mi auguro – ha
concluso Mercante - che il TAR accolga i
nostri ricorsi e vieti, definitivamente,
l’apertura dei due stabilimenti di stoccaggio di
gas naturale che rischiano soltanto, senza
arrecare alcun vantaggio né in termini
occupazionali né economici, di danneggiare
l’ambiente, l’economia e le attività produttive
del territorio e di mettere in serio pericolo la
salute e sicurezza dei cittadini abruzzesi”. |