PESCARA,
24.7.2014 -
Le
acque esplodono nelle grotte di Stiffe,
disegnate da stalattiti e stalagmiti
millenarie, e s’intrecciano con la storia di un
santo, nume tutelare della piccola comunità, un
tempo di pescatori e agricoltori. Dall’antica
chiesa di Sant’ Andrea, che ancora reca le
ferite del sisma, oggi quattro prestigiose
sculture emigrano temporaneamente a Pescara,
presso la Casa Natale di Gabriele d’Annunzio,
grazie alla disponibilità dell’Arcidiocesi
dell’Aquila, dopo aver transitato in un
laboratorio di restauro nei pressi di Roma,
sottoposte a sapientissime cure con i fondi del
Mibact, sollecitati dalla Soprintendenza BSAE
dell’Abruzzo. Soprattutto la straordinaria
terracotta raffigurante Sant’Andrea era
frantumata in mille pezzi; ora la riammiriamo
splendente e luccicante d’oro, attribuita ad un
maestro di spicco quale Saturnino Gatti da Lucia
Arbace, curatrice dell’esposizione. Lo sguardo
basso verso il libro, capelli lunghi e barba,
questa monumentale scultura ispirata a prototipi
di ascendenza classica, è posta accanto alla
delicata Santa Caterina d’Alessandria in un
dialogo silenzioso e mistico, riproponendo
quello che le statue hanno sussurrato sin dagli
esordi del XVI secolo. La funzione
processionale giustifica presso la medesima
chiesa la presenza di un altro Sant’Andrea in
cartapesta, gemellato con San Vincenzo Ferrer,
l’uno e l’altro memori della grande tradizione
statuaria napoletana del Settecento. Nella
mostra queste quattro statue restaurate,
provenienti dalle montagne aquilane, andranno
ad incontrare un altro culto, non fluviale ma
marino, ricomponendo un percorso di fede dalla
sorgente alla foce. A Pescara la processione
raggiunge il mare, la statua del santo prende
il largo fra vecchi pescatori, bagnanti e
autorità, defluendo da riti d’antica tradizione
verso una contemporaneità che ha rinnegato il
silenzio. All’inaugurazione, giovedì 24 luglio,
alle ore 18.00, partecipano S. E. Mons. Tommaso
Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, le
autorità civili e quanti hanno concorso al
restauro, in primis la restauratrice Lorenza
d’Alessandro, la quale ha pazientemente
ricostruito il mirabile Sant’Andrea.
Dopo il
taglio del nastro è prevista una degustazione
offerta da Marcello Spadone, chef stellato de La
Bandiera di Civitella Casanova. |